Ventimiglia - Immaginate di rientrare nella vostra lussuosa villa in collina e di trovare un intruso, comodamente sdraiato sul vostro divano, che si è addormentato davanti al televisore acceso, con in dosso il vostro accappatoio. Ma non è tutto. A quel punto vi guardate scioccati attorno, pensando di aver sbagliato casa e scoprite che la stessa persona si è lavata nella vostra doccia; quindi con il vostro rasoio si è fatta la barba. A quel punto, è andata in cucina e dopo essersi servita dal frigorifero, mangiando a profusione, ha aperto alcune bottiglie di vino e superalcolici, bevendo a volontà, per poi stendersi sul divano. Convinti che intanto è un sogno, provate ad allontanare questa persona e soltanto quando venite minacciati, vi rendete conto che quello non era un incubo, ma la cruda realtà.
Protagonista è una benestante coppia di Ventimiglia, che due sere fa, al momento di rincasare - in una villa di località La Mortola - dopo una giornata trascorsa fuori, ha dovuto affrontare l'inusuale fuori programma. La porta era stata forzata e dentro casa si sono trovati, faccia a faccia, con un clochard albanese di 40 anni che aveva preso possesso della loro villa. Ma non finisce qui. A quel punto i due inquilini provano a svegliare l'intruso, con non poca difficoltà, vista la "botta" di alcol e quando, finalmente, riescono: ecco volare insulti e minacce. Successivamente, ce ne sarà anche per la polizia. Gli agenti, infatti, sono stati aggrediti a calci e pugni e per fermarlo, affinchè il personale sanitario riuscisse a ricoverarlo in ospedale per accertamenti, sono stati costretti a utilizzare lo spray al peperoncino. Una volta dimesso, il quarantenne albanese è stato arrestato.
Oggi, al processo per direttissima è stato condannato a due anni di reclusione con pena sospesa ed espulsione coatta dal nostro territorio nazionale, consistente nell'accompagnamento in Albania a spese dell'Italia.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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