Cronache

Alluvione in Sardegna, inchieste per omicidio colposo Gabrielli: "Fatto il mio dovere"

Domani lutto nazionale, aperti tre fascicoli. Il capo della Protezione civile: "Allarme inviato in tempo. I sindaci si prendano le proprie responsabilità". Letta: "Non lasciamoli soli"

Alluvione in Sardegna, inchieste per omicidio colposo Gabrielli: "Fatto il mio dovere"

Tre inchieste sono state aperte contro ignoti per l'alluvione in Sardegna dalla procura di Tempio Pausania. Il reato ipotizzato è quello di disastro e omicidio colposo e i fascicoli riguardano le vittime di Tempio, di Arzachena e Olbia.

Il Consiglio dei ministri ha intanto deciso di indire per domani il lutto nazionale in ricordo delle vittime. "Sentiamo una voglia di partecipare da parte dell’intera comunità nazionale alla tragedia che è accaduta in Sardegna. Ora non dobbiamo lasciarli soli", ha detto Enrico Letta al termine del Cdm.

Continuano però le polemiche su quella che sembra profilarsi come una tragedia che poteva essere evitata. "Tutto è perfettibile e può essere migliorato, nonostante alcuni soggetti farneticanti parlano di carte taroccate, ma i dati stanno lì: noi il comunicato alla Sardegna lo abbiamo mandato alle 14,12 di domenica", si difende il capo della Protezione civile Franco Gabrielli, "La Regione Sardegna è stata tempestiva: lo ha diramato ai comuni alle 16,20, alcuni Comuni si sono attrezzati altri no. Il sistema astrattamente è perfetto c’è una chiara catena di comando e leggi regionali che dettagliano quel che devono fare i sindaci. Io non faccio polemiche, mi dispiace che si assumano posizioni generalizzate. Se si dice che un sindaco non ha un Piano o non lo ha una Regione, non si dice che non li abbiano tutti i sindaci o tutte le Regioni. Le responsabilità sono chiare, basta saperle leggere. Il sistema è complesso ma è di una chiarezza disarmante. Sono sicuro che il bravo sindaco è stanco di essere accomunato ai suoi colleghi che non fanno fino in fondo il proprio dovere. Sfido chiunque a dirmi la cosa che ho sbagliato: possono dirmi che sono incapace, inadeguato, ma sfido a dire Gabrielli ha detto una bischerata in riferimento alla disciplina in materia di allertamento nazionale. Ho un profondo rispetto dei sindaci, porto sempre il loro grido d’allarme".

La situazione sta comunque lentamente tornando alla normalità nelle zone più colpite dal nubifragio. Secondo l’ultimo bilancio fornito dalla protezione civile il numero degli sfollati è sceso a 767 di cui 270 sono ancora ospitati nei vari centri di accoglienza allestiti nelle scuole, nelle parrocchie, nelle palestre e in varie strutture alberghiere. Le restanti 497 persone hanno trascorso la notte a casa di parenti, amici e conoscenti.

Proseguono intanto le ricerche dell’unica persona ancora dispersa, l’allevatore Giovanni Farre, di 61 anni, nelle campagne fra Bitti e Onanì nel nuorese.

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