Amri da cinque mesi all'obitorio. "Il suo cadavere via da Milano"

"Anis Amri, il cadavere è da cinque mesi all'obitorio". È il titolo che Bild, il quotidiano più venduto d'Europa, dedica a un articolo sul caso del terrorista di Berlino

Amri da cinque mesi all'obitorio. "Il suo cadavere via da Milano"

"Anis Amri, il cadavere è da cinque mesi all'obitorio". È il titolo che Bild, il quotidiano più venduto d'Europa, dedica, anche sull'edizione online, a un articolo sul caso del terrorista di Berlino che, come denunciato a più riprese da Viviana Beccalossi, assessora di Regione Lombardia al Territorio e Città metropolitana, è "ospite" dell'obitorio di Milano dal 23 dicembre scorso, quando due poliziotti, lo catturarono a Sesto San Giovanni.

Il giornale tedesco, oltre a indicare come l'Italia, la Germania e la famiglia del terrorista si rimbalzino responsabilità sulla gestione post-mortem di Amri, dà spazio all'assessora Beccalossi che nel ribadire come "questa situazione sia inaccettabile", evidenzia "la beffa verso la famiglia di Fabrizia Di Lorenzo, la giovane italiana rimasta uccisa nella strage di Berlino e verso l'Italia intera che si sta facendo carico di tutte le spese susseguenti al decesso, come ad esempio gli 11 euro al giorno per il 'depositò presso l'obitorio comunale di Milano".

"Una vicenda - conclude Viviana Beccalossi - alla quale il governo italiano deve porre fine, innanzitutto per un aspetto morale e poi economico". Per Viviana Beccalossi: "Il mostro deve essere rimpatriato in Tunisia e quel Paese deve rifondere all'Italia tutte le spese".

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