Attacco con l'acido, dimessa l'ex miss riminese Gessica Notaro

È stata dimessa dall'ospedale Gessica Notaro, l'ex Miss Romagna, aggredita con l'acido al volto dall'ex compagno, Edson Tavares. L'uomo è in carcere e gli è stato revocato il permesso di soggiorno

Attacco con l'acido, dimessa l'ex miss riminese Gessica Notaro

Torna a casa Gessica Notaro, la miss riminese sfregiata con l’acido dall'ex fidanzato Edson Tavares.

La 28enne è stata dimessa dall'ospedale Bufalini di Cesena, dove era ricoverata dallo scorso 10 gennaio. A causa dell'aggressione con l'acido subita, la giovane è stata sottoposta a tre interventi nelle ultime settimane: due al volto e uno all'occhio sinistro, quello più compromesso dall'acido. L'operazione, fa sapere il Resto del Carlino, è riuscita ma bisognerà aspettare ancora qualche settimana per capire se l'ex Miss Romagna potrà recuperare completamente la vista.

Intanto, l'ex compagno Edson Tavares è rinchiuso nel carcere di Forlì, in custodia cautelare. Due giorni fa, al capoverdiano è stata notificata la revoca della carta di soggiorno. Il provvedimento, firmato dal questore di Rimini Maurizio Improta, avrà come conseguenza l'espulsione dell'aggressore dall'Italia, una volta conclusa la sua vicenda processuale. Contro di lui, oggi, si è costituito parte civile anche il Comune di Rimini.

"Come faccio, io ho un figlio qui in Italia. Non possono separarmi da lui" è stata la reazione di Tavares alla revoca della carta di soggiorno. Per il suo avvocato difensore, Riccaro Luzi, "È un provvedimento illegittimo, non è proprio tempestivo in questo motivo. Si poteva valutare un simile provvedimento con calma, in un altro momento - ha aggiunto - Non c’era alcuna necessità di allontanare un soggetto che si trova in carcere"

A carico dell'uomo, lo scorso agosto, era stato già aperto un fascicolo per maltrattamenti,

sfociato in un provvedimento di ammonimento. Alcuni mesi dopo, l'aggressione con l'acido contro l'ex compagna, colpita gravemente al volto, e l'inizio del lungo calvario in ospedale nel tentativo di salvare almeno la vista.

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