Cronache

"Attenti a questi ladri, ora sono in cella ma presto saranno liberi"

I carabinieri di Padova lanciano l'allarme: "Alcuni ladri, autori di furti in abitazioni, tornati in libertà da poco, potrebbero riprendere le loro illecite attività"

"Attenti a questi ladri, ora sono in cella ma presto saranno liberi"

"Tenete a mente le facce di questi ladri, arrestati dai carabinieri proprio perché autori di furti in abitazioni. Tornati in libertà, potrebbero riprendere le loro illecite attività". È questo il monito arrivato ieri dai carabinieri di Padova che sottolineano: " Tutti hanno dei precedenti e fissano i loro obiettivi nelle prime ore del pomeriggio per passare all' opera nelle fasce serali".

Insieme al comunicato è stata diffusa anche la foto degli otto pregiudicati arrestati nei mesi scorsi per furto e poi rimessi in libertà dalla magistratura che, per legge, non può tenere in carcere i topi d'appartamento per troppo tempo. I carabinieri hanno messo, perciò, in guardia i padovani di stare attenti a chi si aggira tra i loro condomini e abitazioni. Se è vero infatti che nella provincia di Padova non ci sono particolari allarmi di rapine efferate o di infiltrazioni mafiose, è vero altrettanto vero che il furto in casa viene vissuto come una violenza privata e genera insicurezza difficilmente. Per questo motivo i il colonnello Oreste Liporace, a capo del comando provinciale dei carabinieri di Padova consiglia di "evitare di uscire di casa dalle 17 alle 18.30 orario in cui si verificano più spesso i furti". Il consiglio viene rivolto soprattutto alle donne, alle mamme che rientrano dal lavoro verso le 16.30 e poi escono per prendere i figli a scuola e portarli a fare sport, e rincasano prima dell' ora di cena.

In quel lasso di tempo, apparentemente breve, basta dimenticarsi una finesta aperta per dare libero sfogo ai deliquenti. "Quello è il momento più critico perché i ladri sono perfettamente organizzati, tengono d' occhio la situazione e sono pronti ad entrare in azione nel momento in cui le abitazioni sono più vulnerabili", dicono i carabinieri che consigliano di non rendere pubblici sui social i propri spostamenti.Non è il caso di dire a tutti quando si parte per un viaggio né dire dove si va: è chiaro che una meta di vacanza esotica o costosa induce a pensare che in quella famiglia c' è una disponibilità di denaro o beni particolarmente elevata - afferma Liporace - meglio mantenere sempre un profilo basso per non far sapere ad estranei i propri movimenti e le proprie disponibilità".

L'ideale sarebbe installare antifurti collegati con il 112, tenere gioielli e denaro in una cassaforte, e, dettaglio non trascurabile, delegare qualche vicino a raccogliere la posta dalla cassetta, per non far sapere a chiunque che si manca da casa per più di qualche giorno.

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