Coronavirus

Autopsia sull'insegnante morto dopo il vaccino: arresto cardiaco

Dall’esame autoptico non sarebbe emersa nessuna evidenza sulla correlazione tra la morte e la somministrazione del siero

Autopsia sull'insegnante morto dopo il vaccino: arresto cardiaco

L’autopsia eseguita questa mattina sull’insegnante di Cossato, comune in provincia di Biella, morto poche ore dopo aver ricevuto una dose del vaccino AstraZeneca, non avrebbe evidenziato correlazioni tra il siero e la causa del decesso. Sandro Tognatti, professore di 57 anni, era morto 14 ore dopo essere stato vaccinato contro il Covid con il siero AstraZeneca, il cui uso è stato sospeso ieri dall’Aifa, l’Agenzia italiana del farmaco, su tutto il territorio italiano in attesa di accertamenti. L'esame era stato disposto domenica scorsa dal procuratore capo Teresa Angela Camelio.

Dai primi risultati dell'autopsia che è stata eseguita nella mattinata di oggi, la causa della morte del 57enne sarebbe riconducibile a un arresto cardiaco. L'esame autoptico è stato effettuato dal dottor Roberto Testi, medico legale componente del comitato tecnico scientifico dell'Unità di crisi regionale.Si avranno maggiori chiarimenti solo dopo che verranno completate le analisi sui tessuti prelevati, i cui risultati saranno disponibili solo nei prossimi giorni. Parlando con i giornalisti, il procuratore ha spiegato:"Abbiano provveduto a tempo di record a fare ciò che andava fatto e adesso siamo in attesa di tutti gli esami".

Secondo quanto emerso, l’autopsia non ha evidenziato trombi e sia il cuore che gli altri organi sono risultati in buono stato di salute. Quindi, l'ipotesi più probabile è che si sia trattato di una morte dovuta a un arresto cardiaco improvviso. C’è comunque da dire che, almeno per il momento, non sarebbero state individuate evidenze che possano legare il decesso dell’insegnante all’inoculazione del vaccino da lui ricevuta. In una nota, la procura di Biella ha reso noto che dall'autopsia "non è pervenuta ancora alcuna risposta ufficiale, né ufficiosa, al quesito formulato. La complessità dell'incarico conferito, unitamente al necessario espletamento di accertamenti specialistici che richiedono il coinvolgimento di ulteriori consulenti tecnici , richiedono particolari tempistiche, tecniche e procedimentali, che devono essere imprescindibilmente rispettate, al fine di ottenere riscontri oggettivi ed incontrovertibili".

Il procuratore capo, oltre a disporre l’esame necroscopico, aveva anche disposto il sequestro dell'intero lotto AstraZeneca con cui era stato vaccinato il docente di 57 anni. Poco dopo il sequestro era arrivata la decisione del governo di sospendere la somministrazione del vaccino AstraZeneca su tutto il territorio nazionale. Come riportato da La Stampa, il fascicolo d'indagine a Biella era stato aperto contro ignoti con l'ipotesi di omicidio colposo. Anche se, come precisato fin da subito, non vi era comunque nessuna evidenza che potesse mettere in relazione la vaccinazione e la morte dell’uomo. Il padre del professore, Sergio Tognatti, ha detto solo: “È da domenica che ci hanno portato via Sandro e non lo abbiamo più potuto vedere. Di come sia andato l'esame non so ancora nulla, è mia nuora che sta seguendo queste cose.

Ma quello che mi conforta è che finalmente potremo disporre una sepoltura degna per mio figlio”.

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