Barcellona sotto attacco

Barcellona, ride sul luogo della strage: "Non è come vi fa vedere la tv"

Barcellona, la foto di un ragazzo italiano su Facebook solleva un polverone. Poi il video per spiegare meglio: "Non volevo ferirvi"

Barcellona, ride sul luogo della strage: "Non è come vi fa vedere la tv"

C'è una foto su Facebook, pubblicata nel bel mezzo dell'attentato di Barcellona, che ha scatenato la reazione dei social network. A pubblicarla è stato Giuseppe Sapio, un ragazzo napoletano seguito da 257mila persone. Un idolo del web con il suo "sorrido sempre, ciao", che ha portato qualcuno a chiamarlo il "Justin Bieber italiano".

Nell'immagine si vede Sapio sorridente sul luogo dell'attentato, mentre dietro le sirene delle ambulanze continuano a lampeggiare. "Sono a Barcellona nel bel mezzo dell'attentato terroristico - si legge a corredo della foto - Non vi preoccupate...tutto apposto, sicuramente in televisione vi staranno facendo vedere di tutto e di più, ma credetemi qui è tutto tranquillo! Non è come vi fanno vedere in televisione. Certo l'attentato c'è stato, ma non è come vogliono farci credere. C'è qualcosa sotto di molto grande, la verità è che vogliono farci spaventare, vogliono tenerci chiusi in casa, vogliono la nostra libertà, ma noi non dobbiamo avere paura di loro. Dobbiamo reagire, dobbiamo viaggiare. Se ci chiudiamo in casa vincono loro".

La foto non è piaciuta ai suo follower, che hanno iniziato a commentare negativamente la scelta di farsi immortalare sorridente mentre 14 persone avevano perso la vita a causa della follia jihadista. E così in serata Giuseppe Sapio ha realizzato una diretta Facebook per spiegare ai suoi fan i motivi di quello scatto. "In molti hanno commentato la mia foto - dice in diretta da Lloret de Mar - Non c'erano morti a terra e sangue a terra, come vi hanno fatto vedere in televisione. Ho messo la foto così, ma non volevo ferirvi. Siamo arrivati dopo l'attentato". E poi aggiunge: "Forse mi sono espresso male, forse perché nella foto ridevo. Ma non volevo...I morti non c'erano, non c'era sangue. Che ne sapevo? In televisione fanno vedere cose che secondo me non sono vere come nella realtà". A Sapio, insomma, arrivato "mezz'ora o un'ora" più tardi della strage, sembrava "una situazione tranquilla". Sapeva degli attentati, ma non dei morti. E così si è fatto fotografare raggiante.

"Sorrido sempre, ciao".

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