Bari, il palazzo di giustizia non è a norma e rischia di crollare

Il procuratore Giuseppe Volpe: "Ce ne andiamo"

Bari, il palazzo di giustizia non è a norma e rischia di crollare

Pare sia il palazzo di giustizia più pericolante d'Italia, quello di Bari, con i suoi ascensori rotti, le infiltrazioni, i problemi con la fogna, le fondamenta e i solai al di sotto dei limiti previsti dalla legge. La relazione dell'Inail, proprietario dell'immobile, parla chiaro. L'edificio, che ospita la Procura e il Tribunale penale, rischierebbe di crollare.

Pare siano stati anche avvistati topi nei corridoi. Insomma, una situazione ritenuta inaccettabile anche dal procuratore della Repubblica, Giuseppe Volpe, che ha già detto, attraverso una circolare, "Ce ne andiamo". E ha sottolineato alle fonti di stampa come le fondamenta del palazzo poggino "su terreno limoso e argilloso... il calcestruzzo dei pilastri, i solai e i muri sono di pessima qualità e non rispondono neanche ai parametri minimi antisismici".

Secondo Volpe "gli interventi di consolidamento eseguiti dall’Inail nel 2012 sono stati inutili". Entro oggi si avrà la risposta dei responsabili della sicurezza ed i tecnici comunali. Solo loro sapranno dire il da farsi e già da oggi potrebbe essere ordinato lo sgombero dell’edificio "fuori legge" di Via Nazariantz.



Ma dove andare? La procura e l'ufficio del gip/gup potrebbero finire in un altro edificio di proprietà dell’Inail oppure nel palazzo dove prima si trovava l'Inpdap. Gli altri uffici, invece, dovranno aspettare un'altra sede e i dipendenti, come si legge su fonti di stampa locale, saranno legittimati a non lavorare fino all’individuazione di una nuova sede.

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Pubblica un commento
Non sono consentiti commenti che contengano termini violenti, discriminatori o che contravvengano alle elementari regole di netiquette. Qui le norme di comportamento per esteso.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica