"Bassetti nazista. Il microchip...": il delirio del capo no vax

Il capo dei "guerrieri" no vax parla sotto anonimato in tv, attaccando Matteo Bassetti e negando il numero dei morti per Covid. Su Rete4 il suo delirio: "Tireranno fuori un altro virus e poi imporranno il controllo"

"Bassetti nazista. Il microchip...": il delirio del capo no vax

Parla di "dittatura vera e propria", evoca scenari da grande complotto, nega i dati scientifici e offende. Ma si trincera dietro uno schermo, evitando di svelare la propria identità. Il volto violento del movimento no vax, in realtà, non ha volto: per vigliaccheria o forse per farla franca. In compenso ha una voce, che da sola basta a svelare la follia di chi si dichiara in lotta contro il vaccino e per questo si paragona persino a Gandhi. Lasciano incredule le dichiarazioni rilasciate alla trasmissione Dritto e Rovescio dal capo dei "guerrieri" no vax, che ha accettato di parlare con il giornalista Simone Toscano senza però mostrarsi in volto. L'uomo, alla guida del "Movimento VV", ha rivendicato la propria volontà di agire in anominato.

"Io non esisto come persona", ha sottolineato l'attivista no vax, parlando di "lotta non violenta". Un concetto smentito tuttavia dai fatti, dalle offese e dalle minacce veicolate tramite la rete, dalle perquisizioni della polizia che hanno mostrato le intenzioni violente del movimento anti-vaccino. Eppure, intervistato su Rete4, il capo dei guerrieri no vax è persino arrivato a smentire l'aggressività dei movimentisti. "Questa è una vigliaccata da dittatura vera e propria, è completamente falsa. Noi non minacciamo nessuno", ha detto l'uomo. Ma la contraddizione era chiaramente dietro l'angolo. In una sua successiva affermazione, infatti, l'esponente no vax ha espresso concetti violenti eccome. Riferendosi ad esempio al professor Matteo Bassetti, avversato in qualità di promotore della campagna vaccinale, ha sentenziato: "Noi abbiamo il rispetto di Bassetti come uomo, noi non lo rispettiamo come nazista quando ci vuole imporre la vaccinazione". Una frase gravissima, pronunciata però con una naturalezza che sconvolge, per quanto riesca ad accostare una tragedia del passato al tentativo di preservare la salute pubblica.

Il tenore delle dichiarazioni si è fatto poi ancor più delirante davanti ai numeri. Il capo dei "guerrieri" no vax ha infatti negato in tv che vi siano state decine di migliaia di morti a causa del virus e ha farneticato: "Sono dati che non valgono un tubo... Non ci frega del numero. Il punto è che dal momento che vuoi violare il mio diritto al consenso, sei un criminale, qualsiasi dato tu mi dia". E invece no, il punto è un altro e sta nel fatto che i movimentisti no vax arrivino a rifiutare le evidenze nel nome di una ideologia basata prevalentemente sull'ignoranza. O, peggio, sulla teoria del complotto. "Imporranno vaccinazione continue, se non riusciranno con il Covid tireranno fuori un altro virus e poi imporranno il controllo totale", ha affermato a Dritto e Rovescio il capo dei movimentisti no vax. Poi il delirio vero e proprio: "Quando tu avrai il collegamento con una rete che attraverso questo microchip manda quello che gli pare, perché tu hai dentro queste sostanze quindi ti condizionano quando vuoi.

Possono spegnerti in cinque minuti, possono dire: 'Ti comporti male? Ti faccio venire il mal di testa'".

Dai microchip al nazismo, la follia di chi si dichiara in lotta contro il vaccino riesce ad assumere toni paradossali. Tra invettive violente e comunicazioni al limite della legalità, se non addirittura oltre.

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