Coronavirus

Bertolaso: "Virus non è stato sconfitto. Gli errori ora sono fatali"

Guido Bertolaso, commissario dell'emergenza sanitaria per la Regione Lombardia, parla dell'ospedale in Fiera: "Un'opera di alta tecnologia"

Bertolaso: "Virus non è stato sconfitto. Gli errori ora sono fatali"

"Non siamo ancora fuori dall'epidemia, il virus non è stato ancora sconfitto". A dirlo è Guido Bertolaso, commissario dell'emergenza sanitaria per la Regione Lombardia dallo scorso marzo.

In una lunga inervista rilasciata ai microfoni di Quarta Repubblica, il programma in onda ogni lunedì sera su Rete 4 condotto da Nicola Porro, l'ex capo della Protezione Civile commenta i dati relativi al trend epidemiologico. Nonostante l'ultimo bollettino faccia segnare un decremento sensibile dei contagi per la prima volta dall'inizio dell'epidemia (qui i dati dell'ultima rilevazione) il numero dei decessi resta ancora molto significativo, condizione che costringe a mantenere ancora alta la guardia. Da qui, la necessità di seguitare un atteggiamento prudenziale nel tentativo di contenere al massimo la diffusione del virus: ogni errore potrebbe rivelarsi fatale.

"Sappiamo tutti, è inutile che ce lo nascondiamo, che non è che abbiamo sconfitto il virus. - afferma Bertolaso - Non lo abbiamo debellato, non lo abbiamo eliminato dal nostro Paese. Purtroppo, il virus continuerà ad esserci. Quindi sarà necessario sempre più riorganizzare la struttura dei nostri ospedali. Perché basta il ricovero di un Covid-19 per bloccare di fatto tutte le attività normali di quell’ospedale. Come sappiamo, in questo momento, la curva sta calando. Ma guardiamo anche in prospettiva: preparare delle realtà che, in caso di una nuova epidemia, saranno in grado di gestire questa serie di problemi, mi pare sia una delle strategie più importanti di previsione e prevenzione rispetto all’intervento successivo".

Lo scorso 24 marzo, l'ex capo della Protezione Civile era stato ricoverato presso l'ospedale San Raffaele dopo aver manifestato i sintomi dell'infenzione. Dopo circa due settimane di degenza, in data 7 aprile, era poi stato dimesso dalla struttura: "Oggi sono stato dimesso dal San Raffaele. - aveva annunciato con un post su Facebook -Ringrazio tutti i medici e gli infermieri, orgoglio del nostro Paese. Uomini e donne che combattono in prima linea contro il Covid-19 pagando troppo spesso in prima persona con contaminazione e a volte purtroppo anche con la vita". Nonostante siano trascorsi giorni dall'accaduto, resta ancora vivido il ricordo di un'esperienza a dir poco drammatica. "Sono un italiano orgoglioso di essere italiano che ha trascorso tutta la sua vita solo ed esclusivamente per cercare di essere utile al proprio Paese e ai propri concittadini - ha aggiunto - Speravo di non prendermi questa ulteriore fregatura, ma purtroppo è accaduto".

Tante le polemiche imperversate in questi giorni circa la costruzione del Covid center nei padiglioni dell'ex Fiera di Milano di cui Bertolaso ha diretto i lavori. Un'opera mastodontica, edificata nel giro di poche settimane, di cui il commissario per la Regione Lombardia ne vanta con fierezza la paternità. E, in barba ai detrattori, dichiara: "Quello di Milano è un’astronave.

Ha una tecnologia straordinaria -conclude - A parte il fatto che sono tutti soldi di donazioni di privati sia in Lombardia che nelle Marche".

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