Cronache

Biblioteca di Monfalcone abolisce "Avvenire" e "Manifesto"

In una biblioteca di Monfalcone sono stati aboliti due quotidiani molto apprezzati dalla sinistra per volere della sindaca leghista Anna Maria Cisint

Biblioteca di Monfalcone abolisce "Avvenire" e "Manifesto"

Nella biblioteca di Monfalcone sta succedendo una cosa molto particolare, infatti all'interno dell'edificio non è più possibile trovare i due quotidiani Il Manifesto e L'Avvenire

Inizialmente l'abbonamento ai giornali era stato tolto, si legge su Repubblica, successivamente grazie ad una colletta sono tornati a comparire in biblioteca i quotidiani tranne L'Avvenire e Il Manifesto. Questi ultimi, infatti, sarebbero letture molto care a chi generalmente non appoggia il Carroccio. Questi quotidiani invece di essere mandati all'interno della sala di lettura verrebbero spediti direttamente ad una casa di riposo, e la sinistra italiana ha iniziato ad insorgere per farli tornare dentro le mura dell'edificio. L'appello è stato lanciato dalla sinistra di Monfalcone e sta rimbalzando su tutte le testate nazionali dove molti hanno titolato:"È censura".

La polemica era partita un anno fa, quando proprio questi due quotidiani insieme ad uno cattolico, erano stati tolti dalle spese per gli abbonamenti. La sindaca allora si era giustificata dicendo che era:"Un costo troppo oneroso rispetto al ristretto numero dei lettori". Antonella Venturelli ha spiegato che, comprese le motivazioni, si sono raccolti i soldi per stilare un abbonamento e poter tornare a leggere nella biblioteca di Monfalcone i due quotidiani.

I giornali in questo momento giacciono al primo piano dell'edificio, non essendo possibile esporli al pubblico perché gli abbonamenti non sono pagati direttamente dalle casse comunali ma da una colletta. La casa di riposo non ha più la possibilità di andarli a prendere, così ora sono fermi senza che nessuno possa usufruirne. Le associazioni hanno replicato all'accusa di censura in questa maniera:"Non possiamo che considerarlo una censura. Da quanto sappiamo, questo dirottamento è durato anche poco.

Si è interrotto perché dalla casa di riposo non riuscivano più ad andare a prendere i giornali in biblioteca, e da quel momento giacciono nella biblioteca, interdetti alla fruizione del pubblico".

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