Cronache

Bitonto, abbattute le luminarie contro la mafia

Il sindaco su Facebook: "Le iniziative culturali si ripeteranno ossessivamente proprio dove dimostrate che vi stiamo dando fastidio"

Bitonto, abbattute le luminarie contro la mafia

Un fatto che ha sconvolto l'intera comunità a Bitonto, un Comune di 55mila abitanti in provincia di Bari. Durante la notte sono state distrutte a sassate, da ignoti, alcune luminarie appese tra i vicoli del borgo antico contro la mafia. Come si vede dalla foto, le luci riportavano una scritta importante: "La mafia uccide, il silenzio pure". Erano state inaugurate in memoria di Anna Rosa Tarantino, la donna di 84 anni vittima innocente di un agguato tra esponenti della mafia locale.

Era il 30 dicembre del 2017, Anna Rosa camminava tra i vicoli in calce bianca quando, all'improvviso, venne freddata da due sicari. Non era lei, però, che doveva morire, fu un errore, la donna si trovò nel posto sbagliato al momento sbagliato. Ma si sa, il destino troppo spesso si fa beffa degli uomini. E Anna Rosa il 30 dicembre morì per un incastro sbagliato di coincidenze, ma soprattutto per mano della mafia.

Luminarie contro la mafia distrutte a Bitonto

A due anni da quel tragico incidente, a Bitonto si è voluta ricordare la morte dell'84enne con alcune luminarie. Laddove il destino è stato crudele con Anna Rosa, ieri una luce ha ricordato quanto sia importante la lotta contro la mafia e la criminalità.
A darne notizia è stato il primo cittadino, Michele Abbaticchio, con un post su Facebook.

"Stanotte, mentre i nostri tecnici installavano le frasi e i nomi degli autori che sono morti per combattere le mafie in vista dell'inaugurazione di stasera, in via San Luca ignoti dalle teste disabitate hanno deciso di aggredire a sassate la frase 'la mafia uccide, il silenzio pure'. Riuscendo a distruggere il nome e cognome dell'autore, il grande Peppino Impastato." ha esordito il sindaco sulla sua pagina. Oltre duecento le condivisioni di una comunità indignata davanti al vile gesto. Oltre mille i like sotto le due foto pubblicate.

Il sindaco non si arrende, non tace lui, non rimane in silenzio e continua: "Informo i gentilissimi, visto che abbiamo evidentemente colto nel segno, che le iniziative culturali si ripeteranno ossessivamente proprio dove dimostrate che vi stiamo dando fastidio. Quelle frasi ve le imprimeremo in testa, davanti alla vostra casa. Continuate pure e vi ricorderemo, per ogni giorno della vostra esistenza, cosa significa la porcheria al quale avete consegnato la vostra vita. A stasera, cari bitontini. Tutti insieme contro questa montagna di escrementi. Ore 17,30 in via Porta Robustina. Puntuali. Nel ricordo di Anna Rosa".

Dà così appuntamento a tutti i suoi concittadini, il sindaco.

Questo pomeriggio si ritroveranno tutti tra i vicoli stretti della città per ricordare Anna Rosa e per ricordare che a Bitonto non ci si arrende.

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