Nonostante l'allerta altissima e i controlli per la visita di Donald Trump a Roma e in Vaticano, ieri sera alcuni attivisti di GreenPeace sono riusciti ad arrivare a pochi passi dal Cupolone della Basilica di San Pietro per contestare - a modo loro - il presidente Usa.
L'associazione ambientalista ha infatti proiettato sulla cupola il messaggio "Planet Earth First!" ("Prima il pianeta Terra!") in risposta al motto di Trump, "America First!". Trump ha recentemente abolito numerose misure per la protezione del clima per favorire le aziende petrolifere e del carbone americane. Gli Usa sono il secondo emettitore di gas serra al mondo, superati solo negli ultimi anni dalla Cina.
"I cambiamenti climatici sono la minaccia che più tocca la nostra generazione", ha affermato Jennifer Morgan, direttore esecutivo di Greenpeace International, "per questo i veri leader mondiali si stanno impegnando per salvaguardare il nostro futuro. Trump non può sfuggire a questa responsabilità rinnegando l'impegno degli Stati Uniti preso a Parigi. Prima dell'incontro con il Papa abbiamo voluto consegnare questo messaggio a Trump, convinti che la sua prima priorità debbano essere le persone e il pianeta, non il profitto di chi inquina. Il presidente non può fermare la transizione verso fonti di energia pulita e deve invece accelerarla".
Per il blitz sono stati identificati otto attivisti, che erano arrivati a bordo di un mezzo su via della Conciliazione, all'altezza di Via della Traspontina, e da lì hanno usato un proiettore per comporre la
scritta. La questura ha spiegato che gli agenti, tenuto conto della non pericolosità dell'iniziativa, hanno tollerato e tenuto sotto controllo per pochi istanti gli attivisti, per poi procedere a identificare tutti i presenti.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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