Dopo gli attentati di Parigi anche il mondo della musica ha paura. Tra questi Bob Dylan, che in occasione del doppio concerto in programma domani e giovedì, a Bologna, ha chiesto che in sala (nell'auditorium Manzoni) ci siano guardie armate, pronte a intervenire in ogni momento, in caso di bisogno. A fare la richiesta agli organizzatori è stato lui stesso, in prima persona, come scrive il Corriere delle sera.
Il teatro Manzoni ha preso accordi con un'agenzia di sicurezza, che disporrà di dodici guardie armate, con il compito di tenere tutto sotto controllo, in particolare il camerino del cantante, ma anche la sala. Ovviamente blindati anche gli ingressi. Alcuni degli addetti alla sicurezza saranno in incognito. "È la prima volta che un’artista ci chiede di rafforzare in modo così consistente la sicurezza. Vista la situazione, dopo i fatti di Parigi, riteniamo che la richiesta di Dylan sia più che comprensibile", racconta il direttore artistico del Manzoni, Giorgio Zagnoni.
Gli organizzatori assicurano che il concerto sarà blindato, anche se non ci saranno "metal detector" (non c'era tempo per organizzare il tutto). Gli addetti alla sicurezza, però, si riservano il diritto di eseguire perquisizioni all'ingresso.
Tra le altre misure di sicurezza, vietata la presenza di fotografi, telecamere e telefonini durante il concerto. Ma questa è già la "regola" anche per gli altri concerti, e non per motivi di sicurezza. In una sala che può contenere 1200 posti, saranno presenti anche le massime autorità cittadine: sindaco, prefetto e questore.
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