Laura Boldrini adesso mette nel mirino il neopresidente degli Stati Uniti, Donald Trump. Le politiche anti-migranti messe in atto nelle ultime ore da parte della Casa Bianca hanno attirato parecchie proteste in giro per il mondo, ma di fatto Trump sta rispettando le sue promesse fatte in campagna elettorale. E così la presidente della Camera in un lungo post su Facebook critica le scelte di Trump: "Riguarda tutti noi quello che il nuovo Presidente Trump sta decidendo per gli Stati Uniti perchè i suoi provvedimenti, oltre a minare le basi dei principi giuridici internazionali, portano ad un caos generale e rischiano di alimentare pericolose ritorsioni. Prima gli insulti inaccettabili contro i messicani, definiti "criminali e trafficanti". Poi la rivalutazione della tortura come strumento che "funziona" nella lotta al terrorismo. Ora il blocco per tre mesi all'ingresso dei cittadini provenienti da 7 Stati a prevalente religione musulmana - e con esenzione per i cristiani. E infine lo stop all'arrivo di rifugiati siriani". E ancora: "Sono segnali, inequivocabili e allarmanti, che si vogliono fare distinzioni su base etnica e religiosa, che il sospetto può investire interi popoli e non i singoli accusati di reati, che le convenzioni internazionali sottoscritte anche dagli Usa perdono di valore e i diritti umani si applicano ad intermittenza, che per rispondere all'Isis è lecito anche usare strumenti non consentiti dall'ordinamento".
Poi aggunge: "Nella società statunitense stanno montando le proteste, in nome di quei valori di apertura, accoglienza e rispetto delle differenze sui quali è stata costruita la loro identità. Ma di qua dall'Atlantico non ci possiamo limitare al ruolo di preoccupati spettatori. Non lo possiamo fare perché le nostre Costituzioni nascono sulle ceneri della seconda guerra mondiale e delle persecuzioni su base razziale, ideologica e religiosa.
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