Cronache

La Boldrini a Lampedusa. Ancora polemiche sui soccorsi

Il presidente della Camera in visita al centro di accoglienza. Ancora polemiche sui soccorsi, ma la procura non apre inchieste

La Boldrini a Lampedusa. Ancora polemiche sui soccorsi

All'indomani del lutto Nazionale, a Lampedusa si piangono ancora le 111 vittime accertate del naufragio di giovedì. Si tratta di un bilancio provvisorio, che conta anche almeno quattro bimbi: secondo i sopravvissuti in mare sarebbero rimasti circa 200 cadaveri. Il mare a forza 4 e il forte vento di scirocco hanno impedito ai sub di immergersi nel punto in cui è affondato il barcone per cercare i dispersi. Le ricerche vanno avanti al momento solo con gli aerei e gli elicotteri della Guardia Costiera e della Guardia di Finanza, che si alternano in volo per controllare lo specchio di mare attorno al punto in cui è avvenuto il naufragio.

I 155 superstiti saranno comunque identificati e indagati per immigrazione clandestina dalla Procura di Agrigento. "Un atto dovuto, legato a una norma in vigore", spiegano i magistrati. Il reato prevede come pena massima una multa di 5.000 euro

Un corteo di barche di pescatori è partito questa mattina dal porto per andare a posare una corona di fiori a largo della costa per rendere omaggio alle vittime. "I pescatori salvano vite", ha detto Totò Martello, presidente del Consorzio dei pescatori, "rispediamo al mittente le accuse di non aver soccorso gente che stava morendo in mare". Le polemiche sui soccorsi continuano, anche se la procura di Agrigento non ha aperto alcuna inchiesta né su civili, né su militari e forze dell’ordine. "La gente bolliva in acqua ma questi pensavano a fare fotografie e video", racconta Vito Fiorino, che per primo è arrivato sul posto, "Dovevano pensare a tirare su persone. Noi li facevamo salire quattro alla volta. Solo questo ci interessava e quando la mia barca era piena di migranti e chiedevamo ai finanzieri e alla guardia costiera di prenderli a bordo, dicevano che non era possibile e che dovevano rispettare il protocollo".

Intanto il presidente della Camera, Laura Boldrini, è arrivata ieri sull'Isola e oggi è ha visitato il Centro di prima accoglienza e soccorso di Lampedusa, dove sono stipati oltre mille migranti a fronte di una capienza di 300 posti. "Sono passata a vedere le vittime di questa tragedia. Una visione molto forte. Volevo esprimere qui la mia solidarietà ai sopravvissuti e la mia vicinanza al sindaco e ai lampedusani", ha detto ieri sera la Boldrini, "Nulla dovrà essere più come prima. Bisogna riconsiderare le politiche verso i paesi di origine dei richiedenti asilo. Bisogna chiedersi perche decine di migliaia di giovani rischiano la roulette russa nel Mediterraneo pur di fuggire dal proprio paese". Oggi il presidente di Montecitorio ha aggiunto: "Con le misure repressive non risolveremo mai il problema: è impensabile che chi fugge da guerre e morte si fermi davanti a delle ipotesi di reato. Questa tragedia non venga sdoganata con qualche ora di commozione ma la politica dia seguito con interventi legislativi".

La Francia ha invece chiesto una "rapida" riunione dei paesi Europei sulla gestione delle frontiere marittime. Il premier Jean-Marc Ayrault ha lanciato l’iniziativa a margine di un convegno a Metz: "Dopo questa tragedia i politici europei devono parlare, e subito. Sta a loro incontrarsi per trovare soluzioni opportune.

La compassione non è abbastanza".

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