La Buvette

Boldrini senza freni contro la Meloni: “C’è qualcosa di strano in lei…”

Duro l'attacco di Laura Boldrini a Giorgia Meloni che vuole essere chiamata "il Presidente". L'intervista esclusiva all'ex Presidente(ssa) della Camera

Boldrini senza freni contro la Meloni

Cosa accade tra le stanze damascate dei palazzi della politica? Cosa si sussurrano i deputati tra un caffè e l'altro? A Roma non ci sono segreti, soprattutto a La Buvette. Un podcast settimanale per raccontare tutti i retroscena della politica. Gli accordi, i tradimenti e le giravolte dei leader fino ai più piccoli dei parlamentari pronti a tutto pur di non perdere il privilegio, la poltrona. Il potere. Ognuno gioca la propria partita, ma non tutti riescono a vincerla. A salvarsi saranno davvero in pochi, soprattutto dopo il taglio delle poltrone. Il gioco preferito? Fare fuori "l'altro". Il parlamento è il nuovo Squid Game.

La Presidente o il Presidente? Questo è il dilemma che, per giorni, ha assillato gli italiani. Che hanno subito la polemica. Interesse pubblico? Zero! A nessuno, infatti, interessa come chiamare il Presidente del Consiglio Giorgia Meloni. A nessuno tranne che a Laura Boldrini. L’ex Presidente (ops, Presidentessa) della Camera dei deputati insiste: “Giorgia Meloni deve essere chiamata la Presidente”. E aggiunge ai microfoni de La Buvette: “C’è qualcosa di strano in lei, si trincera dietro il maschile”.

Ma non bisognerebbe rispettare le volontà dell’individuo? In questo caso quelle di Giorgia Meloni che preferisce l’articolo “il” al posto del “la”. C’è gente che dice di essere fluido, ci sono uomini che si travestono da donna e pretendono di essere chiamati al femminile (lecito) e allora perché lei non può essere chiamata “il Presidente”? Lo abbiamo chiesto proprio a Laura Boldrini intercettata a Montecitorio nel giorno della fiducia al nuovo governo. In transatlantico ha rincarato la dose…- ASCOLTA IL PODCAST CON L'INTERVISTA A LAURA BOLDRINI -

Una femminista incallita che, sui suoi canali social, ha gridato allo scandalo. “La prima donna premier si fa chiamare al maschile, il Presidente. Cosa le impedisce di rivendicare nella lingua il suo primato? La Treccani dice che i ruoli vanno declinati. Affermare il femminile è troppo per la leader di Fdi, partito che già nel nome dimentica le Sorelle?” ha scritto, pretendendo anche il cambio di nome del partito. Follia.

Donne che accusano le donne. Come l’intervento di Debora Serracchiani del Pd, che nella sua dichiarazione di voto ha accusato Meloni di tenere le donne un passo dietro gli uomini. “Ho sentito dire che io vorrei le donne un passo dietro agli uomini. Onorevole Serracchiani, mi guardi. Le sembra che io stia un passo indietro agli uomini?”, ha risposto piccata il presidente Meloni tra gli applausi: "Non so da cosa abbia evinto questa lettura ma non la condivido. Io stamattina ho parlato di lavoro, di una società che non costringa a scegliere tra lavoro e maternità.

Quando si dice di aiutare la famiglia, la natalità, lo si fa per garantire piena libertà: è una sfida sulla quale immagino che siamo d’accordo”. E Laura Boldrini? Beh, lei attacca!

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