
«Ricordati che devi morire». «Mo’ me lo segno». Non ho mai dimenticato il curioso siparietto tra il frate e Massimo Troisi nel delizioso film Non ci resta che piangere. Bisogna godersi la vita ed essere in pace con se stessi e con gli altri perché nessuno sa quando arriverà il momento di salutare (se ce ne sarà data l’occasione), abbandonando questo nostro strano ma incredibile viaggio che è la vita. Faccio questa premessa per dirle che, arrivato alla mia età (sono in pensione da qualche anno), ho deciso di riannodare i fili rimasti in sospeso, alcuni dei quali spezzati. E mi sono messo a cercare delle persone che, per una ragione o per un’altra, sono state importanti per la mia vita. Non chiedo né pretendo nulla, a volte propongo solo un caffè o un aperitivo, quando possibile. Mi presento sempre in punta di piedi e con molto rispetto. Qualche settimana fa mi sono fatto 200 km per andare a trovare un vecchio amico. Siamo andati fuori a cena riassaporando il gusto agrodolce dei tempi andati: lui non è cambiato, continua a inventarsi storie incredibili (balle) e io continuo a fare finta di credergli. Ma, in fondo, ci vogliamo bene, come quando eravamo ragazzini. Ma veniamo alla mia nuova sfida. Vorrei ricontattare la ragazza di cui mi ero innamorato decenni fa e a cui non avevo avuto il coraggio di dichiararmi. Viltà, timidezza o stupido orgoglio? Forse l’ultima delle cose. Ricordo ancora che una sera, dopo aver visto un bel film al cinema, lei mi chiese se, per caso, ci fosse qualcosa che non le dicevo (aveva capito tutto!). Io negai tutto: «Ma cosa hai mai pensato!». Mi rispose che si sentiva sollevata. Dopo tutti questi anni, conscio che non servirà a nulla, sento il desiderio di dirle che sono stato pavido e meschino e non ho avuto il coraggio di dirle la verità. Ma, più che chiedere scusa a lei, mi domando se non debba chiedere scusa a me stesso.
Federico
Caro Federico, mi sembra che lei si stia già chiedendo scusa nel migliore dei modi: e cioè riprendendosi ciò che non andava perso. Ha un passo leggero, discreto, amorevole. Non vedo per quale motivo l’ex ragazza in questione non dovrebbe essere felice di rivederla.
Certo la vita di ognuno prende traiettorie inaspettate e non può sapere che situazione incontrerà dall’altra parte. Ma mi sembra che la sua mappa sia l’ottimismo e la felicità entra da cancelli allegri. Vada a trovarla, magari la sta aspettando...