Non voleva assolutamente che la ex compagna portasse a conclusione la gravidanza mettendo al mondo il figlio che avevano avuto insieme, per questo motivo l'ha sequestrata nella casa in cui vive a Bologna e l'ha aggredita, minacciandola anche con un coltello pur di convincerla ad accettare le sue condizioni.
Protagonista in negativo della vicenda è un 20enne di nazionalità pakistana, tratto in arresto dagli agenti della squadra volanti della questura di Bologna con l'accusa di sequestro di persona e lesioni personali.
Stando a quanto riferito dalla stampa locale, l'episodio si è verificato durante la mattinata di ieri, martedì 11 febbraio, all'interno di un appartamento in zona Murri. È all'incirca mezzogiorno, quando le grida disperate di aiuto della giovane vittima, una 20enne connazionale dell'aggressore, attirano l'attenzione di numerosi passanti, i quali richiedono l'intervento sul posto delle forze dell'ordine.
La ragazza, al sesto mese di gravidanza, è stata assistita dagli uomini della polizia di Stato e da un'ambulanza del 118, che ha provveduto al trasporto della stessa al pronto soccorso dell'ospedale Maggiore di Bologna. Lividi ed escoriazioni riscontrate in varie parti del corpo della giovane da parte del personale sanitario, che ha stabilito per lei una prognosi di 6 giorni. Non ci sarebbero state invece conseguenze per il feto che porta in grembo.
La vittima ha raccontato di aver raggiunto casa dell'ex compagno proprio per discutere della questione relativa alla sua gravidanza, contro la quale già in passato quest'ultimo si era espresso. Un rapporto burrascoso quello tra i due, interrotto proprio per volontà della futura madre, la quale non sopportava più quei suoi continui comportamenti violenti e minacciosi. Fermamente deciso a persuaderla, con le buone o con le cattive, il 20enne l'ha invitata a casa per discutere ma, approfittando della situazione venutasi a creare, l'ha aggredita, minacciandola anche con un coltello da cucina dalla lunga lama per risultare ancora più convincente.
Dopo la violenza, il pakistano le aveva sequestrato il telefono cellulare per impedirle di chiedere aiuto, e l'aveva chiusa dentro casa andandosene via con le chiavi. La 20enne è riuscita a salvarsi mandando in frantumi il vetro di una finestra dell'appartamento ed affacciandosi al balcone per attirare l'attenzione di qualcuno.
Trovato poco dopo aver dato avvio alle ricerche, il pakistano è quindi finito in manette ed ha raggiunto gli uffici della questura di Bologna per le consuete operazioni di
identificazione. Con dei precedenti proprio per violenze compiute ai danni della stessa oramai ex compagna (datati febbraio ed ottobre 2019), il violento straniero è finito dietro le sbarre del carcere della Dozza.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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