Cos'è lo skibidi boppy, l'assurdo trend diventato virale sui social network

L'ultimo trend virale vede protagonista una parola-jingle senza senso, che ha trovato terreno fertile sul web grazie a meme e filmati divertenti

Cos'è lo skibidi boppy, l'assurdo trend diventato virale sui social network
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Instagram, TikTok, Youtube e persino WhatsApp. L'ultimo fenomeno virale non conosce barriere e sta dilagando su tutte le piattaforme social dall'Australia al Giappone fino all'Italia. Stiamo parlando dello "skibidi boppy", una parola-jingle senza senso, che ha trovato terreno fertile sul web grazie a meme e filmati divertenti. Per spiegare l'ultimo trend diventato popolare tra i giovanissimi non servono molte parole: "skibidi boppy" non vuol dire niente, ma funziona perché è divertente e ricorda, in qualche modo, la "supercazzola" del Conte Mascetti. Faceva sorridere allora, negli anni '70 e '80 grazie a film come "Amici miei", e fa ridere oggi, con l'unica differenza che sono passati quasi cinquant'anni e dagli schermi si è passati ai social.

Come nasce lo Skibidi boppy

Lo "skibidi boppy" non è soltanto una trovata virale contemporanee ma affonda le sue origini nella musica afroamericana, in particolare nello scat singing, una tecnica vocale jazz nata negli Stati Uniti negli anni '20. Cantanti leggendari come Louis Armstrong ed Ella Fitzgerald ne fecero un marchio di fabbrica, giocando con sillabe senza senso per dare ritmo ai loro brani e imitando il suono degli strumenti musicali.

Nel 2018 il duo elettro-pop russo Little Big pubblicò "Skibidi", brano che diventò una hit mondiale semplicemente puntando su un testo pieno di parole nonsense come "skibidi wap-pa-pa" e "skibidi boom-boom, ay". Sette anni dopo ecco ritornare questa parola-jingle come un vero e proprio tormentone.

Perché è virale sui social network

"Skibidi boppy" non ha un significato preciso ma viene usato per descrivere qualcosa di strano, cringe, inaspettato o semplicemente in contesti senza senso. Funziona principalmente come marker generazionale e le generazioni Z e Alpha lo usano per evocare leggerezza, stupore o semplicemente interrompere una conversazione o togliersi da una situazione imbarazzante così come faceva Ugo Tognazzi con la sua "supercazzola". Questo intercalare privo di alcun significato ha trovato ampia diffusione in rete grazie a video surreali e trash generati dall'AI, dove succedono cose imprevedibili al grido di "Skibidi boppy" con protagonisti anziani creati virtualmente.

Questi brevi filmati hanno in realtà offerto lo spunto perfetto alle nuove generazioni per ricreare dal vivo situazioni surreali, inserendo "skibidi boppy" nei loro dialoghi. Contenuti diventati virali con migliaia di visualizzazioni che, di fatto, si inseriscono nel filone "brain rot", ovvero quello dei contenuti strani e rapidi da scrollare considerati "spazzatura" per il nostro cervello.

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