Bologna, saluto fascista e insulti contro un calciatore di colore

Durante il match di Seconda categoria nel modenese, il calciatore Daouda Cisse insultato da un avversario. In campo anche un saluto fascista

Bologna, saluto fascista e insulti contro un calciatore di colore

Un gol all'ultimo minuto, la delusione agonistica, la frustrazione e il parapiglia finale. I campi di calcio di Seconda Categoria regalano spesso spettacoli che in molti farebbero a meno di vedere, e anche questa volta nel bolognese alcuni calciatori hanno superato il limite. Durante la partita tra Bazzanese e La Miccia Formigine, infatti, un ragazzo di colore è stato ricoperto di insulti da un avversario.

È il 96esimo, in pieno recupero, quando i padroni di casa segnano l'agognato pareggio. A quel punto il difensore della Bazzanese, Serxhio Tarellari, corre verso il giocatore avversario di colore Daouda Cisse e gli roverscia addosso alcuni insulti razzsisti. Poi, come racconta il dirigente de La Miccia, Marcello Fregni, si irrigidisce nel saluto fascista. Scatenando un putiferio. "Ne è nato un parapiglia in cui Tarellari è stato portato a forza fuori dal campo - continua Fregni - L'arbitro Betto mi ha chiaramente detto di aver visto e sentito tutto e che avrebbe preso provvedimenti. A fine partita i dirigenti della Bazzanese hanno condannato l’accaduto e si sono scusati personalmente col nostro giocatore".

Nel verbale redatto dall'arbitro, però, non pare esserci traccia del saluto fascista né degli insulti razziali.

"A nostro parere è l’ennesimo episodio in cui la legge ordinaria viene aggirata in quanto siamo su un campo da calcio – continua Fregni a La Repubblica –. La società La Miccia condanna il razzismo in modo radicale e quindi non accetta di mettere a tacere l’accaduto".

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