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Il broglio disgiunto

Il broglio disgiunto

Nessun dubbio sui brogli evocati dal decollato Cancelleri nelle elezioni regionali siciliane: «Se non abbiamo vinto, nonostante il brevissimo distacco dalla coalizione di centrodestra, è per via degli impresentabili». Mah!

I brogli cominciano con le menzogne. Il «brevissimo distacco» è di più di 13 punti: 40% per le liste a supporto di Musumeci e 26% per M5S. Già, perché Cancelleri ha molti più voti dei 5 Stelle e arriva al 34,7%. L'anomalia, o il broglio, è infatti, simmetricamente, che il candidato del centrosinistra abbia liste che arrivano fino al 26%, mentre a lui toccano ben 9 punti di meno. Singolare coincidenza. Come si spiega? Elettori poco convinti, disorientati? Soccorso rosso? O una deliberata manovra di vaporosi votanti deviati per tentare di fare perdere il centrodestra, non potendo vincere il centrosinistra? Ecco il famoso «voto disgiunto». Un'azione di depistaggio, una vera e propria frode, con voti di convenienza invece che di convinzione. Una truffa politica senza alcuna coerenza ideale.

Il vero broglio è questa trasmigrazione di voti.

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