Cronache

Picchia anziani ed entra in auto. Beffa: l'immigrato si salva così

Scaraventa marito e moglie sull'asfalto, forse per rubare l'auto, poi scappa: artefice dell'aggressione uno straniero di 35 anni senza tetto, fermato dai Carabinieri

Picchia anziani ed entra in auto. Beffa: l'immigrato si salva così

Momenti di paura per due anziani a Villanova di Camposampiero, in provincia di Padova. Nel pomeriggio di ieri la coppia è stata brutalmente aggredita da un senza dimora di 35 anni originario del Togo, fermato grazie all'intervento di un passante, che ha fermato l'aggressione, e di una pattuglia dei carabinieri che si è precipitata sul posto, che l'ha fermato dopo un breve inseguimento.

Alle 16.30, marito e moglie si sono recati nella centralissima piazza Mercato della città per fare un prelievo alle Poste. L'uomo, 78 anni, è sceso dalla loro auto mentre la donna, 79 anni e con problemi di salute, è rimasta ad aspettarlo. Sarebbe stata questione di pochi di minuti, un'operazione fatta chissà quante altre volte, ma ieri le cose sono andate diversamente dal solito. Mentre il marito effettuava il prelievo, un giovane di 35 anni originario del Togo si è avvicinato all'auto. Ha bussato al finestrino dell'auto e la donna, per capire cosa volesse, ha aperto la portiera. È stato un attimo, il senza tetto l'ha afferrata, trascinata fuori dall'auto e l'ha scaraventata con violenza sul selciato per poi barricarsi nell'abitacolo.

Il marito dell'anziana signora è corso in suo soccorso e ha cercato di aprire la portiera dell'auto ma l'aggressore ha colpito con violenza anche lui, spingendolo via e facendolo cadere sull'asfalto. Fortunatamente un passante si trovava sul posto al momento dell'aggressione e mentre si precipitava a dare supporto all'anziana coppia ha allertato le forze dell'ordine. Alla vista del soccorritore, l'aggressore è fuggito ma grazie all'identikit molto dettagliato fornito dal testimone, i Carabinieri della stazione di Vigodarzere hanno individuato lo straniero, che si trovava poco distante da dove sono avvenuti i fatti.

Raggiunto dagli uomini dell'Arma, l'uomo ha tentato un'altra fuga ma dopo un inseguimento di 500 metri è stato fermato e tratto in arresto. I Carabinieri l'hanno tradotto presso la caserma e il Pubblico Ministero, informato sui fatti, ha disposto che l'uomo venisse trattenuto nella camera di sicurezza del Comando di Compagnia di Padova fino al processo per direttissima.

L'accusa per lui è di violenza privata e il tribunale di Padova ha convalidato l'arresto, condannandolo a 6 mesi di reclusione con pena sospesa.

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