Cronache

Padova, rom fugge dai militari: l'inseguimento a folle velocità

Una volta in caserma sono state chiare le motivazioni della fuga e dei ripetuti speronamenti alle auto che lo inseguivano: sul 44enne pendeva un ordine di carcerazione a 2 anni e 6 mesi emesso tempo addietro dal tribunale di Verona per i suoi numerosi precedenti

Padova, rom fugge dai militari: l'inseguimento a folle velocità

Una fuga durata chilometri, dopo aver ignorato la richiesta di fermarsi da parte dei carabinieri di Legnaro (Padova) e quindi dato avvio ad un estenuante inseguimento ad alta velocità. Poi lo speronamento di alcune gazzelle che cercavano di tagliargli la strada per proseguire nella corsa ed evitare in ogni modo i controlli, infine, finalmente, il fermo. A finire in manette un pluripregiudicato di etnia sinti, tale Marco Suffer, sul quale, tra l'altro, pendeva da tempo un ordine di carcerazione non ottemperato.

Secondo quanto riferito dai quotidiani locali, l'episodio si è verificato durante il pomeriggio dello scorso lunedì 2 marzo, grossomodo intorno alle ore 16:30. Sono i carabinieri del comando stazione di Legnaro che, impegnati in una normale operazione di pattugliamento del territorio, decidono di fermare una Fiat Punto e sottoporre a delle verifiche l'uomo che si trovava in quel momento al volante. L'interessamento da parte dei militari nei suoi confronti, tuttavia, ha subito messo in agitazione il 44enne, che ha immediatamente accellerato nell'evidente tentativo di fuggire dai controlli e seminare gli uomini dell'Arma.

A sirene spiegate, pertanto, i militari si sono lanciati all'inseguimento del sinti, contattando subito via radio la centrale così da chiedere l'invio di rinforzi per poter sbarrare la via all'auto del sospetto.

A rispondere all'appello sono i colleghi del nucleo operativo radiomobile, che si mettono subito alle calcagna del 44enne il quale, uscito dal territorio di Legnaro, si era diretto ad alta velocità verso la Bassa Padovana. Inutile il tentativo di affiancare la Fiat Punto del sinti per intimargli di arrestare la corsa, così come quello di mettersi dinanzi ad essa per impedirne la fuga. L'uomo, deciso ad evitare ad ogni costo le verifiche dei militari, ha infatti speronato più volte le gazzelle che gli tagliavano la strada, proseguendo con la sua fuga fino a Polverara (Padova), dove è stato infine fermato dopo che anche le auto dei carabinieri di Casalserugo si erano aggiunte agli inseguitori. Bloccato ed ammanettato, il sinti viene condotto in caserma, dove emergono numerose irregolarità oltre a tutti i suoi precedenti. A causa di questi, infatti, Marco Suffer era stato colpito da un ordine di carcerazione emesso dal tribunale di Verona, ma mai ottemperato. In totale 2 anni e 6 mesi di carcere, a cui si aggiungono gli ulteriori 5 mesi richiesti dopo il rocambolesco inseguimento per le strade della provincia di Padova, con l'accusa di resistenza a pubblico ufficiale e danneggiamento aggravato.

Oltre a ciò, il 44enne era alla guida senza patente (revocata da qualche anno), mentre la Fiat Punto si presentava senza revisione nè copertura assicurativa.

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