Il nigeriano (liberato dal giudice) ha aggredito un'altra ragazza: fermato

Il nigeriano che ha pestato un portantino al policlinico Umberto I fermato dai carabinieri. Era ricercato: ha aggredito una ragazza

Il nigeriano (liberato dal giudice) ha aggredito un'altra ragazza: fermato

Lo hanno fermato oggi, dopo l'ennesima aggressione ai danni di una ragazza. Alukwe Okecku, il nigeriano di 48 anni cui le forze dell'ordine davano la caccia dal primo giugno, è stato fermato dai carabinieri della Compagnia Roma Centro. È l'uomo accusato di aver pestato un portantino nella sala d'attesa del policlinico Umberto I. Una violenza brutale registrata dalle telecamere di videosorveglianza: l'immigrato colpisce con otto pugni al volto la sua vittima, poi la sbatte in terra due volte. Senza motivo.

La sua vicenda, ricostruita dettagliatamente dal Messaggero, non risale solo alla settimana scorsa. Ma per comprenderla fino in fondo occorre fare più di un passo indietro. Il 48enne, infatti, aveva accumulato un anno e quattro mesi di reclusione per resistenza a pubblico ufficiale, lesioni e violenza sessuale. Lo scorso 31 maggio ha espiato la sua pena e i carabinieri di Velletri lo hanno prelevato dalla casa circondariale per portarlo al Centro di permanenza per i rimpatri (Cpr) per provvedere all'ordine di espulsione. Il fatto è che, durante il tragitto, il nigeriano avrebbe opposto resistenza. Secondo quanto riporta il Messaggero, avrebbe urlato, sputato e sgomitato fino a cercare di far sbandare l'auto dell'Arma. Solo l'arrivo di altri 10 militari in soccorso aveva permesso di evitare il peggio.

Come da protocollo, i carabinieri gli hanno contestato il reato di resistenza e lesioni. Quindi, invece di portarlo a Potenza al Cpr, lo hanno condotto in cella in caserma. Anche qui il 48enne ha mostrato segni di nervosismo. "Durante la notte si dimena - riporta il Messaggero - si lascia cadere in terra, tanto da procurarsi una ferita alla testa". Per questo motivo i militari il giorno dopo lo hanno portato al policlinico mentre in Tribunale si procedeva con il processo per direttissima. Ed è qui che è arrivata la sorpresa.

Il giudice ha infatti convalidato l'arresto, ma non ha disposto la traduzione in carcere. "La custodia richiesta dal pm - riporta il Messaggero - non appare adeguata con le sue attuali condizioni di salute inoltre è già in corso la procedure di espulsione".

E così l'immigrato è stato liberato e poche ore dopo, nella sala d'attesa del Policlinico, ha massacrato il portantino.

Solo oggi il nigeriano è stato fermato. Ma intanto ha avuto il tempo di aggredire un'altra vittima.

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