Cronache

Buche a Roma, prosegue la battaglia di Graziella

Graziella Viviano, madre della giovane centaura morta sulla via Ostiense a causa di una buca, continua la sua battaglia per segnare e riempire le voragini capitoline. Al suo finaco scendono in strada anche i tassisti romani mentre l'amministrazione continua a fare melina.

Buche a Roma, prosegue la battaglia di Graziella

Graziella Viviano insiste, non si da per vinta, nonostante l’amministrazione capitolina continui a negarsi. Di appelli, da quando sua figlia non c’è più, ne ha fatti a decine, il suo grido disperato è arrivato sino in Giappone, rilanciato dal secondo giornale di Tokyo. Eppure, le stanze di Palazzo Senatorio sembrano sorde ai suoi richiami.

Così ancora una volta, ieri, la mamma di Elena Aubry, giovane centaura morta sulla via Ostiense a causa del dissesto stradale, si è rimboccata le maniche. Al suo fianco gli ormai immancabili volontari di “Tappami” che già da tre anni dedicano il loro tempo libero a rattoppare le vie dell’Urbe. Bomboletta spray e sacchi di bitume alla mano, in quel di piazza Irnerio e di Circonvallazione Cornelia, l’esercito di Graziella è sceso di nuovo in strada per cercare di tamponare l’emergenza buche. Questa volta, però, si sono aggiunti anche i tassisti romani della Cooperativa Radiotaxi 3570.

“Abbiamo cominciato con la prima categoria degli utenti della strada, i tassisti, che si sono uniti alla nostra battaglia”, spiega Graziella. E proprio il presidente della Radiotaxi, Loreno Bittarelli, si è messo a verniciare e riempire le voragini. “Abbiamo contattato Tappami e la madre di Elena - ha spiegato Bittarelli al Messaggero - per dar loro una mano”. Perché “i primi a subire danni per via dell’asfalto colabrodo siamo noi” e perché “ci vergognamo di trasportare i turisti: dovremmo essere orgogliosi di fargli vedere le bellezze della Capitale, invece ci vergognamo per come è ridotta”.

Quello di ieri, annuncia Graziella, è solo il primo passo: “Spero prossimamente di coinvolgere altre categorie, a cominciare dai motociclisti, ma anche dai ragazzi delle consegne a domicilio”. E lancia anche un’idea: “Ogni municipio del Comune di Roma dovrebbe avere una pagina Facebook che consenta ai cittadini di segnalare le buche, mi piacerebbe che fosse proprio l’amministrazione a sposare il progetto, in modo che volontari e operatori abbiano poi gli strumenti per intervenire in modo mirato”.

Sinora, però, dal Campidoglio, non si è fatto sentire nessuno. E così anche questa volta Graziella non si fa troppe illusioni e già immagina come fare a muoversi senza il sostengno delle istituzioni.

Allora si rivolge ai romani: “Per realizzare una mappatura della città a costo zero chiederò aiuto ai cittadini perchè, al di là dei partiti politici, questa è una battaglia per salvare delle vite”.

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