Cronache

Così un senegalese ha trasformato la vita di due commesse in un incubo di molestie

Lo straniero, con una lunga lista di precedenti alle spalle, è irregolare sul territorio nazionale dal 2018: allora fu rispedita al mittente la richiesta di permesso di soggiorno per motivi umanitari

Così un senegalese ha trasformato la vita di due commesse in un incubo di molestie

Ha scavalcato il bancone di un locale di Cagliari, afferrato per il braccio una dipendente che da tempo molestava e l'ha minacciata di morte.

Per questo motivo, durante la notte di venerdì, gli agenti della questura del capoluogo sardo hanno tratto in arresto un pregiudicato clandestino senegalese di 28 anni, accusandolo di minacce aggravate ed atti persecutori.

Secondo il racconto fornito da due dipendenti, lo straniero da tempo le perseguitava, stazionando quotidianamente davanti alle vetrine del negozio ed osservandole con insistenza. Spesso, inoltre, il 28enne decideva di compiere il passo successivo, entrando all'interno del locale ed apostrofando entrambe in modo irrispettoso e volgare. Oltre ciò anche dei gesti intimidatori rivolti nei loro confronti, che andavano ad aggiungersi ad esplicite minacce di morte. Ultimamente la situazione era anche peggiorata, dato che una delle vittime ha riferito di aver subito dei pedinamenti da parte dell'extracomunitario.

L'ultima follìa è avvenuta ieri, quando il senegalese alle minacce ha fatto seguire un atteggiamento violento, per fortuna limitato all'afferrare il braccio di una delle due ragazze.

Quando le forze dell'ordine sono giunte sul posto, lo straniero, che ha tentato invano di allontanarsi, si aggirava ancora con fare minaccioso davanti al negozio.

Inutili i tentativi da parte dei poliziotti di chiedergli per quale motivo si trovasse lì: il 28enne non ha saputo dare alcuna spiegazione plausibile.

Arrestato e condotto presso gli uffici della questura di Cagliari, il senegalese è risultato essere, tra l'altro, un clandestino. La sua richiesta di permesso di soggiorno per motivi umanitari era stata infatti regolarmente respinta nel 2018.

Alle spalle dell'africano una lunga lista di precedenti, per reati contro il patrimonio, lesioni personali, possesso ingiustificato di arnesi atti allo scasso e resistenza a pubblico ufficiale.

Commenti