Cronache

Il calcio in pressing contro i killer dei cani

La strage dei randagi in Ucraina. Il presidente della Federcalcio si schiera a fianco dell’ex ministro del Turismo: "Animali da rispettare"

Il calcio in pressing contro i killer dei cani

Roma - Anche la Federcalcio si schiera contro la strage dei cani in Ucraina. Parola del presidente della Figc Giancarlo Abete.
Un’adesione importante quella ottenuta da Michela Vittoria Brambilla, fondatrice della Federazione Italiana Associazione Diritti Animali e Ambiente, che esprime la sua soddisfazione anche per la riuscita della manifestazione contro il massacro degli animali randagi, perpetrato in quel paese in vista degli europei di calcio.
Al sit-in organizzato ieri a Roma in piazza del Pantheon hanno preso parte organizzazioni di volontari e personaggi dello spettacolo come Giorgio Panariello, Daniela Poggi, Paolo Limiti e Gabriella Pession. Tante anche le associazioni di animalisti: l’Ente Nazionale Protezione Animali con Carla Rocchi, la Lega Antivivisezione con Gianluca Felicetti, la Lega del Cane con Laura Rossi, l’Organizzazione internazione per la protezione degli animali con Massimo Comparotto e naturalmente la Lega italiana per la difesa degli Animali e dell’Ambiente , di cui la Brambilla è anche presidente.
«Abete ha preso una posizione durissima nei confronti della strage -spiega l’ex ministro del Turismo- Nei prossimi giorni la Figc lancerà un’ importante iniziativa di sensibilizzazione che sarà pubblicizzata anche attraverso le istituzioni e i quotidiani sportivi».
Per la Brambilla la scelta dovrebbe essere una soltanto: annullare gli europei perchè, dice, l’Ucraina non rispetta i diritti umani prima ancora di quelli animali, come dimostra il caso di Yulia Timoshenko.
«É stato Gandhi ad affermare che la civiltà di un popolo si misura dal modo in cui tratta gli animali -attacca la Brambilla- E l’Ucraina sta dimostrando non soltanto di non rispettare i diritti umani ma anche di calpestare in modo crudele quelli degli animali. Occorre un segnale forte perchè il pestaggio della Timoshenko in carcere ed il massacro di 30.000 cani randagi per “pulire“ le strade devono mettere in discussione non soltanto lo svolgimento degli europei di calcio ma il rapporto dell’Unione Europea con l’Ucraina».
La Brambilla ricorda che Kiev è in attesa del via libera definitivo al Trattato di associazione con la Ue, che aprirà ad un’area di libero scambio tra i due paesi.
«Ma quel Trattato non deve entrare in vigore sino a quando l’Ucraina non garantirà a tutti i suoi cittadini il rispetto dei diritti umani e più in generale la difesa del diritto alla vita che riguarda tutti gli esseri viventi -insiste la deputata del Pdl- Faccio appello alla comunità internazionale perchè compia ogni azione possibile per mettere fine questa politica tanto illiberale e repressiva».
Soltanto grazie all’impegno dei volontari animalisti in azione in Ucraina è stato possibile far conoscere a tutto il mondo quanto stava succedento.
«Dobbiamo dire grazie a tutti quei volontari tra i quali c’è anche il nostro Andrea Cisternino, che hanno documentato con fotografie e video il massacro rendendolo pubblico tramite internet -prosegue la Brambilla- Migliaia di poveri cani randagi sterminati con metodi da Terzo Reich: avvelenati o uccisi a bastonate e poi bruciati, un vero orrore».


Durante il sit-in è stata avviata una raccolta fondi per salvare la vita dei cani realizzando anche un piano di sterilizzazione (Codice Iban IT78 G 05584 01600 000000082168).

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