Rischio di ritardi a Fiumicino, dove i dipendenti di terra protestano contro i licenziamenti di Alitalia per lo scalo romano.
Lo sciopero è iniziato questa mattina all'alba, quando alcuni lavoratori che si occupano di carico e scarico delle valigie sono entrati in turno e si sono trovati con i profili aziendali bloccati. Si tratterebbe dei 300 operai che domani dovrebbero ricevere la comunicazione di licenziamento da parte di Alitalia per l'applicazione dell'accordo con Etihad.
Così entro poche ore migliaia di valigie potrebbero accumularsi sulle piste del "Leonardo da Vinci", come avvenne ad agosto quando rimasero bloccati circa 20mila bagagli. "Stiamo lavorando per cercare di ridurre i disagi", ha detto all’Adnkronos Vitaliano Turrà, direttore Enac dell’aeroporto, "Riattiveremo le procedure già messe in atto durante la protesta della scorsa estate: si tratta di trasferire i bagagli in transito in un hangar, lavorarli lì e vedere, a seconda di quanti sono, se possono essere riavviati in aereo, altrimenti, se sono troppi, li riavvieremo via terra".
"A causa di un disguido interno sono state disattivate questa mattina le postazioni di 25 lavoratori dello scalo di Fiumicino", spiegano da Alitalia, "Soltanto domani sarebbero dovute essere disattivate in coincidenza con la consegna a questi lavoratori delle lettere di messa in mobilità. Questo disguido ha creato un po' di agitazione tra i lavoratori provocando qualche ritardo nella consegna o nel riavvio di alcune centinaia di bagagli in transito, che saranno prontamente riconsegnati dalla compagnia nel minor tempo possibile".
L'emergenza è rientrata nel pomeriggio: con il cambio turno è ripresa l’attività operativa di Alitalia al Net, il sistema automatizzato di bagagli. Alitalia ha già cominciato le procedure per riavviare le centinaia di bagagli in transito rimasti bloccati a terra, caricando le valige sui primi aerei disponibili.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.