Capotreno aggredito col machete in aula per vedere gli imputati

Al via processo a sei sudamericani coinvolti nel pestaggio alla stazione di Villapizzone, alla periferia di Milano. Il ferroviere Di Napoli, colpito con un machete, rischiò di perdere un braccio

Capotreno aggredito col machete in aula per vedere gli imputati

Si è presentato in aula, al tribunale di Milano, per vedere i suoi aggressori e guardargli negli occhi. Il ferroviere Carlo Di Napoli lo scorso 11 giugno fu colpito con un machete all'altezza della stazione di Villapizzone, alla periferia di Milano, erischiò di perdere un braccio. L'uomo oggi era presente in aula, per assistere alla prima udienza del processo con rito abbreviato a carico dei sei sudamericani (anche loro in aula) accusati dell'aggressione. Di Napoli si è costituito parte civile assieme al collega Riccardo Magagnin. "Sono ancora in cura, ma ci sono segnali di miglioramento", ha spiegato Di Napoli fuori dall'aula, al termine dell'udienza a porte chiuse. "Per recuperare del tutto potrebbero servire ancora dai 9 ai 12 mesi - ha proseguito - spero di poter tornare al più presto al lavoro e lasciarmi alle spalle questa brutta esperienza. Oggi ho deciso di venire in aula per vedere le persone che ci hanno aggredito e per assistere al processo". Assieme alle due vittime, assistite rispettivamente dagli avvocati Matteo Calori e Luca Ponzoni, si è costituita parte civile anche Trenord, rappresentata dall'avvocato Luca Troyer.

Oltre a Josè Ernesto Rosa Martinez, il salvadoregno che colpì Di Napoli con il machete, sono imputati Jackson Lopez Trivino, Andres Lopez Barraza e Alexis Ernesto Garcia Rojas, arrestati nelle ore successive all'aggressione. Sono sotto processo con rito abbreviato, che consente lo sconto di un terzo della pena in caso di condanna, anche altri due salvadoregni, Kevin Jeovanni Vasquez Majano e Henry Alexander Cortez Gonzales, di 23 e 24 anni. Si trovavano anche loro sul treno e sono stati individuati dagli agenti della squadra mobile di Milano nelle settimane successive all'aggressione, scoppiata al culmine di un diverbio tra i ferrovieri e i sudamericani, che viaggiavano senza biglietto.

Lopez Trivino e Lopez Barraza oggi hanno annunciato la volontà di essere interrogati nella prossima udienza, fissata per il 18 gennaio davanti al gup di Milano Alfonsa Ferraro.

Un altro imputato, Cortez Gonzales, rilascerà invece spontanee dichiarazioni. Il giovane ha offerto, inoltre, la somma di 500 euro ai due ferrovieri, che i loro legali hanno accettato come "acconto di un eventuale risarcimento".

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