Cronache

Cara di Mineo sempre più vuoto: rimasti 165 migranti. A breve la chiusura

All'interno della struttura del centro di accoglienza sono rimasti 165 migranti. Secondo le previsioni del ministro dell'Interno, Matteo Salvini, il Cara di Mineo dovrebbe chiudere entro la fine dell'anno

Cara di Mineo sempre più vuoto: rimasti 165 migranti. A breve la chiusura

Cara di Mineo sempre più vuoto. All'interno della struttura del centro di accoglienza - che in passato ha accolto sino a 4 mila migranti - sono rimasti solo 165 richiedenti asilo. In 49 hanno lasciato stamattina per essere trasferiti in altre strutture.

Le operazioni, coordinate dalla prefettura di Catania, si sono svolte senza contestazioni e in massima sicurezza. Dalla prefettura fanno sapere che a Mineo sono rimasti nuclei familiari con figli che frequentano le scuole della zona e persone vulnerabili con 'fragilita" che saranno trasferiti prossimamente in strutture idonee alla loro accoglienza. Secondo le previsioni del ministro dell'Interno, Matteo Salvini, il Cara di Mineo dovrebbe chiudere entro la fine dell'anno.

Il Cara di Mineo da anni è sotto l’occhio del ciclone, sia per motivi inerenti la sicurezza che per le varie inchieste giudiziarie sulla sua gestione susseguitesi da quando la struttura nel 2011 viene predisposta all’accoglienza dei migranti a seguito delle emergenze scoppiate con le primavere arabe. Il residence si trasforma, nel giro di poco tempo, nel più grande centro d’accoglienza d’Europa e nei momenti più topici arriva ad avere al suo interno qualcosa come 4.000 ospiti.

La mafia nigeriana

Per quanto riguarda i motivi legati alla sicurezza, invece, va ricordato l'arresto di dieci latitanti in Francia e Germania, tra Parigi, Nancy, Marsiglia e Nizza. Giovani di età compresa fra i 25 e i 29 anni, molti di loro impiegati come pusher. L’organizzazione era stata in grado di creare una rete di spaccio, che dalla cittadina di Mineo riforniva le piazze siciliane di ogni tipo di droga attraverso minacce, vessazioni e aggressioni fisiche.

Il decreto sicurezza di Matteo Salvini mira proprio a chiudere entro un anno tutti i centri per i richiedenti asilo.

L’obiettivo è quello di evitare la concentrazione di più migranti in un unico punto, preferendo invece una dispersione in piccoli gruppi nei vari territori.

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