Caso Claps, il processo sul ritrovamento del cadavere rischia la prescrizione

Ma una delle due imputate, madre e figlia, potrebbe rinunciare

Caso Claps, il processo sul ritrovamento del cadavere rischia la prescrizione


Il processo d'Appello per il ritrovamento del corpo di Elisa Claps, la ragazza di Potenza scomparsa il 12 settembre del 1993, potrebbe subire una clamorosa svolta con la prescrizione del giudizio il prossimo 15 ottobre. L'intervento dei termini di estinzione è stato reso noto nell'ultima udienza dalla corte. Il corpo di Elisa fu rinvenuto nel marzo del 2010. Per la sua morte è stato condannato a trent'anni un amico della ragazza Danilo Restivo che sconta l'ergastolo in Inghilterra accusato dell'omicidio di un'altra donna.
Nel processo sul ritrovamento del corpo di Elisa sono alla sbarra due donne delle pulizie, madre e figlia: Margherita Santarsiero e Annalisa Lovito. L'accusa a loro carico è di falsa testimonianza: avrebbero mentito sul ritrovamento del cadavere nascosto nel sottotetto della chiesa della Santissima Trinità a Potenza. Secondo i magistrati, infatti, Margherita Santarsiero avrebbe visto i resti di Elisa almeno un mese prima della loro scoperta da parte di alcuni muratori.


L'ipotesi di una rinuncia alla prescrizione di almeno una delle due imputate è stata desunta dalle dichiarazioni del difensore di Santarsiero e Lovito, l'avvocato Maria Bamundo. A puntare all'assoluzione potrebbe essere Annalisa Lovito. Qualcosa di più si saprà nella prossima udienza del processo rinviato al 13 settembre.

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