Chi guarda il dito, chi la Luna e chi Woodcock

Chi guarda il dito, chi la Luna e chi Woodcock

La richiesta di non luogo a procedere nei confronti del pm John Henry Woodcock e della sua compagna Federica Sciarelli per la fuga di notizie sul caso Consip ha fatto scattare gli squilli di tromba dei fedelissimi della procura napoletana. Ecco la prova scrive Marco Travaglio a nome dei soci che il complotto contro Renzi (padre e figlio) era una bufala: «Ora chiedete scusa e andate tutti a nascondervi», chiosa nel suo articolo il direttore de Il Fatto Quotidiano.

In carriera ho visto tanti tentativi di manipolare i fatti a proprio piacimento, ma questo raggiunge vette fino ad ora mai raggiunte. Che non ci sarebbero state prove evidenti sul fatto che fosse stata la manina di Woodcock a fare uscire dagli uffici carte riservate lo davo da subito per scontato. Parliamo di un reato praticamente indimostrabile, tendendo ad escludere che un magistrato pur fesso che sia - veicoli documenti per posta elettronica od ordinaria. Che il fatto sia avvenuto è certo, manca solo il nome del colpevole. Se parlassimo del direttore di un giornale, la condanna del pm sarebbe automatica, perché noi come in tutte le professioni - a differenza dei magistrati, purtroppo rispondiamo in solido di omesso controllo sull'operato dei nostri collaboratori.

Ma la manipolazione principale della ditta Travaglio sta nel voler far credere che il «complotto» sia la fuga di notizie e non il loro contenuto. Si dice che quando il saggio indica la Luna, lo stolto guarda il dito. In questo caso il dito è la divulgazione illegale, la Luna sono i falsi accertati dell'inchiesta condotta da Woodcock, falsi che riguardando il padre dell'allora presidente del Consiglio e che se non fossero stati smascherati in tempo avrebbero potuto innescare una crisi politica e istituzionale.

Nessuna scusa, quindi. Semmai è imbarazzante che la magistratura non sia stata capace di dare un nome a un servitore dello Stato infedele.

Del resto, come noto, cane non mangia cane, e il risultato è che un pm sotto la cui regia è stata avviata un'inchiesta con false intercettazioni e false ricostruzioni sulla famiglia del presidente del Consiglio continuerà a fare il suo lavoro. Se qualcuno deve «andare a nascondersi» e «vergognarsi», quel qualcuno non siamo di certo noi che teniamo ben fisso lo sguardo sulla Luna.

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica