"Chiesa si liberi dalle discriminazioni ", la proposta sulle donne

La Chiesa cattolica dovrebbe liberarsi dalle discriminazioni subite dalle donne. Ecco la richiesta di apertura di un Sinodo sulla questione femminile

"Chiesa si liberi dalle discriminazioni ", la proposta sulle donne

La Pontificia commissione per l'America Latina ha proposto a Papa Bergoglio di istituire un Sinodo sul ruolo della donna all'interno della Chiesa cattolica.

Già nelle scorse settimane alcune esponenti femministe avevano pubblicamente posto al pontefice argentino il problema del maschilismo persistente nelle logiche ecclesiastiche. Alcune suore, poi, avevano evidenziato il presunto sfruttamento subito e alimentato dagli atteggiamenti di alcuni consacrati di vertice. Alle donne non sarebbero riconosciuti ruoli e valori paritetici a quelli degli uomini tanto che queste suore lavorerebbero per una retribuzione aleatoria o persino inesistente. Alcune di queste, ancora, pur avendo studiato teologia, sono finite a occuparsi di faccende domestiche.

Il documento presentato dalla commissione dopo l'assemblea plenaria svoltasi tra il 6 e il 9 marzo non lascia spazio a troppe interpretazioni. Nel testo si legge che la Chiesa, sulla base dell'esempio di Gesù, deve "essere molto libera dai pregiudizi, dagli stereotipi e dalle discriminazioni subiti dalla donna" e che le comunità cristiane " devono realizzare una seria revisione di vita per una "conversione pastorale" capace di chiedere perdono per tutte le situazioni nelle quali sono state e tuttora sono complici di attentati alla sua dignità". Nella remota ipotesi in cui Papa Francesco accettasse la richiesta di apertura di un Sinodo sulle donne si tratterebbe allora della prima volta di un evento di questo tipo nella storia della Chiesa. L'obiettivo è chiaro: far sì che le donne vengano prese maggiormente in considerazione sia in riferimento ai "luoghi" di collaborazione sia in riferimento alle "opportunità" concesse.

La relazione. come si legge su Askanews, invita a superare le "resistenze" del maschilismo, la "frequente assenza paterna e familiare" e l'"irresponsabilità del comportamento sessuale" e a trovare il coraggio di denunciare le varie forme di discriminazione subite dalla donne all'interno delle Chiese locali.

Bergoglio, che è stato recentemente definito "inattivo" in merito a queste problematiche, avallerà la richiesta della Pontificia Commissione per l'America Latina? La "questione famminile" ha fatto capolino anche in Vaticano.

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