Cittadinanze italiane con falsi documenti. Sgominata una banda di brasiliani

Il sodalizio poteva agire grazie alla complicità di due dipendenti di un comune padovano, i quali consentivano ai richiedenti di sbrigare in modo più veloce le pratiche

Cittadinanze italiane con falsi documenti. Sgominata una banda di brasiliani

Facevano ottenere a loro connazionali con grande facilità cittadinanze italiane rilasciate con iure sanguinis. Questo tipo di richiesta può essere fatta da chi è nato da un genitore con cittadinanza italiana oppure da chi ha un ascendente che possiede tale requisito.

Come riporta Il Gazzettino, gli addetti dell’Ufficio passaporti si sono insospettiti di quanto avveniva al Comune di Piombino Dese, in provincia di Padova, e hanno fatto una segnalazione alla squadra mobile del capoluogo veneto. Le indagini hanno individuato gli autori di queste pratiche ovvero un gruppo di cittadini brasiliani. Sono tutti indagati per i reati continuati di falso ideologico in atti pubblici e introduzione illegale di cittadini stranieri nel territorio nazionale.

L’inchiesta, coordinata dal sostituto procuratore euganea Silvia Golin, ha permesso ai poliziotti di identificare il sodalizio che si muoveva tra le province di Padova e Treviso e che permetteva a loro connazionali di ottenere falsi certificati da presentare in Questura. Le indagini hanno inoltre scoperto che il gruppo poteva agire grazie alla complicità di due dipendenti comunali, che consentivano ai richiedenti di ricevere la cittadinanza italiana in modo più rapido rispetto ai tempi previsti.

Ieri mattina,

intanto, la squadra mobile ha sequestrato all'ufficio anagrafe di Piombino Dese tutta la documentazione sul rilascio delle cittadinanze. L'indagine prosegue per verificare se vi siano altri soggetti coinvolti.

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Pubblica un commento
Non sono consentiti commenti che contengano termini violenti, discriminatori o che contravvengano alle elementari regole di netiquette. Qui le norme di comportamento per esteso.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica