Il collaboratore di Ratzinger: "Sulla Messa il Papa riafferma verità"

Papa Francesco, durante l'udienza generale di questa mattina, ha ribadito che la messa è "fare presente il calvario" e ha critica l'utilizzo dei cellulari

Il collaboratore di Ratzinger: "Sulla Messa il Papa riafferma verità"

Il collaboratore di Ratzinger, Monsignor Nicola Bux, ha commentato le parole di Papa Francesco relative all'Eucarestia. Bergoglio - durante l'udienza generale di questa mattina - ha dichiarato che la messa "è il memoriale del Mistero pasquale di Cristo. Essa ci rende partecipi della sua vittoria sul peccato e la morte, e dà significato pieno alla nostra vita. Per questo, per comprendere il valore della messa dobbiamo innanzitutto capire allora il significato biblico del "memoriale". L'Eucarestia - insomma - non è uno spettacolo e per Francesco la messa è fare presente "il Calvario". Papa Bergoglio si è poi soffermato sull'utilizzo dei cellulari durante la celebrazione: "...se noi andassimo al Calvario, pensiamo con l’immaginazione, in quel momento noi sappiamo che quell’uomo lì è Gesù: ci permetteremmo di chiacchierare di prendere fotografie, di fare un po’ lo spettacolo? No, perché è Gesù, noi sicuro saremmo nel silenzio, nel pianto, e anche nella gioia di essere salvati". Il tutto è inseribile anche all'interno del dibattito dottrinale che sta avendo luogo attorno al tema della liturgia. Bergoglio - infatti - è stato criticato dai tradizionalisti per alcune presunte svolte aperturiste, ma dalle frasi pronunciate questa mattina non sembra trasparire alcuna transigenza sulla messa. Anzi, il Papa è sembrato essere piuttosto deciso nel ribadire che:"Quando noi entriamo nella Chiesa per celebrare la messa pensiamo questo: entro al Calvario, dove Gesù dà la sua vita per me, e così sparisce lo spettacolo, le chiacchiere i commenti e queste cose che ci allontanano da questa cosa tanto bella che è la messa, il trionfo di Gesù".

Il Giornale.it ha sentito in merito a queste dichiarazioni Monsignor Nicola Bux, professore di liturgia orientale e di teologia dei sacramenti:"Il Papa ha riaffermato, in modo semplice e secondo lo stile di una catechesi, la verità cattolica sulla messa. Particolarmente, dicendo che l'Eucarestia è un "memoriale", intendeva riferisi alla rinnovazione del sacrificio della croce. Il Catechismo - infatti - all'articolo 1366 dice che l'Eucarestia è un sacrificio perché ripresenta il sacrificio della croce, perché ne è il memoriale e perché ne applica il frutto". E ancora: "Si può notare che non viene utilizzata l'espressione "cena del Signore", un antico nome della messa, che poi è stato accantonato perché si prestava ad equivoci. Lutero, del resto, ha utilizzato questo termine, riducendo il pane e vino a simboli e non a delle vere e proprie realtà". E ancora: "Papa Francesco - rispetto alla tematica dei cellulari utilizzati durante l'Eucarestia - sembra che abbia voluto seguire la preoccupazione di Paolo VI.

Nella celebre enciclica "Misterium Fidei" - infatti - Paolo VI avvertiva del rischio che l'Eucarestia cattolica potesse - in qualche modo - essere assimilata alle "nuove tendenze teologiche", riferendosi soprattutto a quella protestante", chiosa Bux facendo riferimento a un libro di Andrea Tornielli su Papa Paolo VI. "Non può esistere una messa ecumenica", conclude il Monsignore.

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