Cronache

Comunione per i protestanti: il cardinale conservatore "tuona"

Il cardinale Walter Brandmueller ha tuonato sulla "communicatio in sacris". I protestanti, in caso di "fame eucaristica", dovrebbero convertirsi

Comunione per i protestanti: il cardinale conservatore "tuona"

Il cardinale Walter Brandmueller non pare disposto ad assecondare un'altra svolta dottrinale. Da qualche tempo a questa parte, infatti, la Conferenza episcopale tedesca sembra aver messo allo studio la cosiddetta communicatio in sacris. I vertici dei vescovi tedeschi, in primis il cardinale Reinhard Marx, vorrebbero estendere l'accesso all'eucarestia ai protestanti sposati con i cattolici.

Le coppie "miste" potrebbero così partecipare in modo unitario a una sorta di concelebrazione. E per i "tradizionalisti" questo non è che il viatico per arrivare alla contestatissima "messa ecumenica", cioè a un rito valido per entrambe le confessioni religiose sul quale starebbe lavorando una commissione presieduta dal cardinale Walter Kasper. Almeno secondo le voci di corriodio. Questo scenario, per i cosiddetti "cattolici oltranzisti", rappresenterebbe un disastro sia in termini di tradizione sia in materia dottrinale.

Brandmueller, che è uno degli amici più stretti di Benedetto XVI e che fa parte dei quattro firmatari dei "dubia" su Amoris Laetitia, ha rilasciato un'intervista al sito austriaco kath.net. E le dichiarazioni del porporato tedesco non hanno lasciato spazio a troppe interpretazioni. Se i vescovi tedeschi hanno annunciato di aver messo al vaglio l'ipotesi di "soluzioni individuali", infatti, Brandmueller ha parlato di "tattica per salami" e di "stratagemma completamente disonesto". Il porporato tedesco, insomma, ha tuonato sottolinenando il rischio di "prendere regole stabilite per situazioni di estrema gravità e applicarle alla vita di tutti i giorni". La Chiesa, ha sostenuto l'arcivescovo di Cesarea di Mauritania, non è una Ong con il compito di aiutare le persone nella loro vita. "La Chiesa - ha evidenziato ancora il cardinale - è opera di Dio, è la forma visibile e vissuta in cui Cristo risorto continua la sua opera di salvezza nel mondo". Più o meno negli stessi termini si era già espresso il cardinale Gherard Mueller, ex prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede.

La presunta "fame eucaristica" dei protestanti non sarebbe sufficiente a giustificare una simile "soluzione". Walter Brandmueller, come riportato su La Fede Quotidiana, ha ammonito sull'atteggiamento da tenere quando si parla di "comunione caso per caso":"Un cristiano che desidera veramente la Santa Comunione e sa che non c’è eucarestia senza Chiesa e che non c’è Chiesa senza eucarestia - ha detto il porporato - chiederà la sua ammissione nella Chiesa cattolica. Qualsiasi altra cosa sarebbe discutibile e disonesta".

La Chiesa tedesca, in definitiva, sembra vivere una spaccatura dottrinale: da una parte gli aperturisti e i progressisti della Conferenza episcopale, dall'altra gli uomini di Chiesa, come Mueller e Brandmuller, che sembrano voler restare fedeli alla prassi consolidata.

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