Prima ci sono stati l'interrogatorio e il confronto tra il ministro Luca Lotti e il testimone Luigi Marroni, già amministratore delegato di Consip. Poi è stata la vota dell'ex premier Matteo Renzi, sentito la scorsa settimana in caserma nell'ambito dell'inchiesta dai pubblici ministeri di Roma, come persona informata sui fatti.
Renzi è stato ascoltato per provare a chiarire proprio il ruolo nella vicenda di Lotti, che all'epoca dei fatti era sottosegretario a Palazzo Chigi, quando avrebbe informato Marroni che un'inchiesta a Napoli stava guardando agli appalti gestiti dalla società.
Convocato la scorsa settimana dai magistrati, Renzi era già stato ascoltato dagli avvocati che difendono Lotti, che è indagato per violazione di segreto e favoreggiamento.
Marroni ha ribadito che il braccio destro dell'ex premier lo avvisò dell'inchiesta - ma non fu il solo -, ma Lotti ha sempre detto di non saperne nulla.È intanto stato rimandato a fine maggio il processo a Napoli per l'imprenditore Alfredo Romeo e il suo collaboratore Ivan Russo. Entrambi sono accusati di concorso in corruzione in uno stralcio dell'indagine su Consip.
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