Coronavirus

Coronavirus, indagini della procura di Milano ridotte all’essenziale

Ridotte all’osso, per l’epidemia da virus cinese, le attività delle forze dell’ordine. Lo comunica in una circolare il procuratore capo, Francesco Greco

Coronavirus, indagini della procura di Milano ridotte all’essenziale

Continuano le contromisure per tenere a freno il coronavirus nella regione Lombardia. Le ultime indicazioni riguardano strettamente le forze dell’ordine. Le indagini della procura di Milano, quindi l’attività istruttoria e l’attività della polizia giudiziaria, saranno ridotte all’essenziale. Lo ha deciso con una circolare il procuratore capo di Milano, Francesco Greco, che ha fatto appendere l’avviso a uno degli uffici aperti al pubblico.

La misura è utile a prevenire l’eventuale contaminazione da coronavirus. L’obiettivo è fare in modo che un ufficio “che deve assolutamente rimanere aperto”, possa proseguire, anche se a marcia ridotta, le sue attività. La decisione era già stata anticipata ieri, ma è stata messa nero su bianco oggi. Intanto torna a parla il governatore, Attilio Fontana, dopo la polemica sollevata dal premier, Giuseppe Conte, sulla gestione dell’epidemia. Sono parole di fiducia. Sdrammatizza.

“Quello che dobbiamo cercare di fare tutti è sdrammatizzare. Questa è una situazione difficile, ma non così tanto pericolosa: il virus è molto aggressivo nella diffusione, ma poi nelle conseguenze molto meno. Sono parole dei tecnici, non mie. È poco più di una normale influenza”. Fontana parla nell’aula del consiglio regionale. “Le persone decedute erano molto anziane o presentavano una compromissione da patologie importanti”, spiega. Non è chiaro se il coronavirus sia stato la causa principale o meno della loro scomparsa, ma si tratta di persone che non erano nella pienezza della forza e capacità di reagire.

Il governatore ha quindi sottolineato l’importanza di diffondere alla popolazione il messaggio di non preoccuparsi. “Bisogna seguire le istruzioni, che non vengono da noi. Sono state valutate dall’istituto superiore della sanità, dai nostri tecnici e anche dall’Oms, il cui segretario ha evidenziato una certa preoccupazione per l’Italia. Ma dall’altro lato plaude per le misure assunte”. Ormai è quasi accertato che il contagio sia partito dall’area dei dieci comuni nella zona rossa. I contagiati di altre parti della Lombardia, che avevano avuto relazioni con quel territorio o con cittadini di quel territorio, sono circa 85-90% dei contagi registrati nella regione.

A Milano e in tutta la Lombardia i centri commerciali saranno chiusi per tutto il weekend. Vietato anche lo svolgimento dei mercati. Solo i negozi e i banchi di alimentari potranno rimanere aperti. Lo ha confermato l’assessore al Welfare della Regione Lombardia, Giulio Gallera, precisando il contenuto dell’ordinanza firmata domenica sera dal governatore Fontana. Si fermano anche le attività di tutti i centri sportivi: chiuse le palestre, le piscine, i palazzetti e i centri termali. Sono possibili le attività all’aperto, ma non l’uso degli spogliatoi.

Consentite le attività agli atleti professionisti. Sotto la Madonnina chiusi anche bar e pub alle 18 di sera. Obbligati alla chiusura anche scuole, musei, cinema e altri luoghi di aggregazione. Dicono gli esperti: “Queste misure drastiche sono necessarie.

Ne gioveremo tra una settimana”.

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