Coronavirus, Jesolo pensa alla spiaggia su prenotazione

Bocciata da più parti l’idea delle cabine in plexiglass. E Positano si dice pronta a ripartire in 15 giorni

Coronavirus, Jesolo pensa alla spiaggia su prenotazione

A causa del coronavirus che sta flagellando l’Italia e il mondo intero, la prossima stagione estiva sarà difficile per tutti. Anche per gli stabilimenti balneari che dovranno attrezzarsi per riuscire ad assicurare la sicurezza tra i loro ospiti. E se l’idea delle strutture in plexiglass non trova riscontri positivi, c’è anche chi pensa alla prenotazione necessaria per accedere alla spiaggia. Questa l’idea del sindaco di Jesolo, Valerio Zoggia.

Dal 4 maggio inizia l'allestimento

Come riportato da Quotidiano.net, nella giornata di oggi, giovedì 16 aprile, il primo cittadino formulerà ufficialmente la sua proposta nel corso di una videoconferenza in cui si confronterà con i rappresentanti delle categorie delle attività balneari. Bocciata in pieno da Zoggia l’ipotesi di rinchiudere i propri ospiti in box di plexiglass, perché, come da lui stesso asserito, pensa “ci siano soluzioni che possano coniugare meglio la tutela della salute con lo spirito di una vacanza”. Jesolo è una delle mete balneari preferite dai turisti che la scelgono come vacanza vera e propria e vanta circa 6 milioni di presenze annuali. Senza contare quelli che fanno toccate e fughe giornaliere. Il sindaco ha assicurato che dal 4 maggio si inizierà l’allestimento degli stabilimenti e che, dal 1° giugno, questi saranno pronti ad accogliere i primi turisti.

Ancora però, in proposito, mancano le linee guida del governo. Il presidente del Veneto Luca Zaia ha bocciato completamente il dispositivo di protezione contro il coronavirus sulle spiagge nella prossima estate per salvare la stagione turistica. Ottimista per quanto invece riguarda la stagione estiva sulle spiagge venete che, a suo dire, non andrà persa. "Non faccio parte di quelli che pensano che nel turismo ci sarà un disastro. Il turismo è in ginocchio, sta soffrendo, ma vedo tanti operatori che non hanno ancora gettato la spugna. Qualche speranza è giusto mantenerla per pensare al turismo in generale” ha spiegato il governatore veneto. Un operatore avrebbe detto che a Jesolo, per il momento, è stato disdetto solo il 7% delle prenotazioni di turisti tedeschi in campeggi e alberghi. La speranza quindi c’è ancora.

Positano rischia la bancarotta

La sottosegretaria Bonaccorsi si è detta del resto certa che le vacanze al mare si faranno, ma qualche dubbio rimane. Il quesito non esiste solo per chi sogna di stendersi al sole e tuffarsi in acqua, ma anche per chi sul turismo ci campa. Il primo cittadino di Positano, Michele de Lucia, ha assicurato che a loro “bastano 15 giorni per riaprire tutto”. Ha inoltre avvertito che se il turismo non dovesse ripartire, la costiera amalfitana, e Positano in primis, rischierebbero la bancarotta.

A fargli eco anche Daniele Milano, sindaco di Amalfi: “A oggi c’è una forte incertezza, non conosciamo le regole di ingaggio e quindi non resta da capire come sarà organizzata questa fase2. Di sicuro siamo preoccupati e di sicuro dobbiamo essere aiutati”. E per chi di solito sceglie la spiaggia libera e gli scogli? Dovrà scordarseli?

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