Coronavirus

Coronavirus, oltre 30mila casi: 345 morti in un solo giorno

Il bollettino della Protezione civile sull'emergenza coronavirus: 26.062 malati (+2.989). Il numero dei guariti sale a 2.941 (+192). 2.503 i decessi

Coronavirus, oltre 30mila casi: 345 morti in un solo giorno

Sono oltre 30mila (per la precisione 31.506, +3.526) le persone che dall'inizio della diffusione del coronavirus hanno contratto il Covid-19. Di queste, sono decedute 2.503 persone (+345) mentre i guariti sono 2.941 (+192). Ad oggi, i soggetti positivi sono 26.062 con un incremento di 2.989 nelle ultime 24 ore. "Sono dati nel trend di quello che stiamo vivendo. Per la prossima settimana ci aspettiamo dati più adeguati alle misure adottate", ha spiegato il commissario all'emergenza e capo della Protezione civile Angelo Borrelli nel punto stampa quotidiano sull'emergenza coronavirus.

I pazienti ricoverati con sintomi sono 12.894; 2.060 sono in terapia intensiva (+209), mentre 11.108 sono in isolamento domiciliare fiduciario. "È proseguita l'attività di alleggerimento degli ospedali della Lombardia con il coordinamento della Cross: i pazienti trasferiti nelle strutture di altre regioni sono stati 50. Oggi ci sono stati tre trasferimenti", ha continuato Borrelli spiegando che oggi sono stati "consegnati complessivamente alle varie regioni 366 ventilatori, un milione e 400 mila mascherine chirurgiche, 50 mila occhiali protettivi, 2 milioni e 250 mila guanti monouso".

"È ancora prematuro fare delle previsioni sulla diffusione del virus al Sud e dare dei giudizi. Quello che conta è la limitazione della mobilità che ci permette di ridurre la diffusione del contagio", ha dichiarato il capo della Protezione civile. Continuano le denunce in tutta Italia per il mancato rispetto dei divieti di sicurezza. "Nessun controllo generalizzato - ha sottolineato Borrelli -. Il modulo di autodichiarazione nasce anche dall'esigenza di gestire eventuali contatti con le persone, per il rintraccio ed eventuali verifiche. Tra l'interesse della salute collettiva e l'interesse alla privacy abbiamo trovato un ottimo bilanciamento, ma a prevalere deve essere il primo, in caso contrario nemmeno il secondo può essere tutelato".

L'Italia ha risposto all'emergenza coronavirus "con estrema coesione sociale, per una volta, e con uno sforzo eccezionale", ha sottolineato Ranieri Guerra, Assistant Director General dell'Organizzazione mondiale della sanità (Oms), in conferenza stampa alla Protezione civile. "L'Oms - ha aggiunto - guarda cosa accade in Italia perché anche in altri Paesi, dopo una iniziale negazione, il problema si sta manifestando in tutta la sua interezza e sono stati presi provvedimenti che ricalcano quelli italiani". L'epidemia negli altri Paesi "segue di 5-8 giorni quanto accaduto in Italia, quindi siamo apripista in una situazione inizialmente ignota". L'Europa dovrebbe mettere in atto "misure quanto più possibile congiunte, perché i virus non si fermano e non si possono contenere con misure tradizionali: questo virus si propaga con velocità e aggressività e quanto più unita sarà la risposta tanto migliore la difesa della popolazione".

"Oggi annunciamo uno studio su cui c'era molta attesa: partirà giovedì un ampio studio di fase II sul farmaco tocilizumab già approvato contro l'artrite, su cui ci sono dati preliminari promettenti" contro il nuovo coronavirus. Lo ha dichiarato Nicola Magrini, direttore generale dell'Agenzia italiana del farmaco (Aifa), in conferenza stampa. "Lo studio coinvolgerà 330 pazienti per valutare rapidamente il possibile impatto del farmaco" contro Covid-19.

Lombardia

"Bisogna rimanere a casa e chi è stato in contatto con un positivo deve stare in quarantena", ha ricordato l'assessore al Welfare Giulio Gallera. "Anche solo con un po' di raffreddore e tosse bisogna stare a casa visto che molte persone sviluppano il coronavirus anche solo in una forma molto lieve, che però è lo stesso molto contagiosa per gli altri", ha aggiunto. Il controllo effettuato dal personale sanitario su chi ha avuto contatti con persone contagiate da coronavirus adesso si estenderà anche a tutti coloro che hanno isintomini dell'influenza. "Vi controlliamo attraverso le celle telefoniche, non uscite di casa. È assolutamente importante perché questa battaglia la vinciamo noi", ha continuato l'assessore nel corso della diretta Facebook quotidiana.

"I dati sono anche oggi di crescita costante: i positivi sono 16.220 (+1.971), gli ospedalizzati 6.953 (+782), in terapia intensiva ci sono 879 persone (+56). 1.640 i decessi (220 in più rispetto a ieri)", ha dichiarato Gallera spiegando poi che "in tutta la regione Lombardia, i posti letto di terapia intensiva destinati a pazienti Covid-19 sono arrivati a 1.038".

Nella provincia di Milano il numero delle persone risultate positive al coronavirus è di 2.326, 343 più di ieri. "Quando parliamo di Milano e provincia - ha sottolineato Gallera - parliamo di 3 milioni di abitanti, la crescita è lieve ma costante nel tempo quindi c'è la necessità di un atteggiamento molto virtuoso dai milanesi". La provincia di Bergamo è la più colpita dal coronavirus con 3.993 persone contagiate, con una crescita di 233 in più di ieri. A Brescia 3.300 casi (+382). A Cremona sono 2.073 (+192) mentre a Lodi sono 1.418, con 50 casi in più.

Lazio

"Il sistema sanitario regionale sta tenendo, abbiamo implementato i Covid Hospital". Lo ha dichiarato l'assessore alla Sanità e l'Integrazione Sociosanitaria della Regione Lazio Alessio D'Amato spiegando che "oggi registriamo un dato di 84 casi di positività e 4 i decessi. Sono in aumento i guariti: 33. In 1.793 hanno terminato la quarantena".

D'Amato ha inoltre espresso la vicinanza del Lazio alla Lombardia. "È partito elicottero dell'Ares 118 per trasferire 2 pazienti negativi al Covid-19 dalla Lombardia a Roma per assistenza in terapia intensiva - ha annunciato -.

Stiamo cercando di dare il massimo sostegno alla Lombardia in uno spirito unitario e solidale".

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