Cronache

Agenti feriti, Fiumicino in tilt, A91 bloccata: caos al corteo dei lavoratori Ita

Duemila manifestanti hanno bloccato l'autostrada che collega Roma all'aeroporto, tentando di sfondare il cordone degli agenti. Feriti quattro poliziotti, autostrada chiusa e aeroporto chiuso

Agenti feriti, Fiumicino in tilt, A91 bloccata: caos al corteo dei lavoratori Ita

Duemila manifestanti di Ita, con bandiere sindacali, fumogeni, striscioni e trombette hanno bloccato il tratto autostradale che da Roma porta a Fiumicino, paralizzando la circolazione in direzione dell'aeroporto. Ci sono stati attimi di tensioni e scontri con la polizia. Quattro agenti sono rimasti feriti nel parapiglia.

Il corteo è partito questa mattina alle 10.00 dal Terminal 3, seguito fin da subito da numerosi mezzi delle forze dell'ordine, e doveva proseguire lungo l'anello che collega i terminal passeggeri. Subito si sono alzate grida di protesta come "Noi siamo tutti Alitalia". Dopo gli interventi al megafono di sindacalisti e lavoratori, i manifestanti hanno tentato di sfondare il cordone degli agenti, l'autostrada è stata chiusa e l'aeroporto è stato bloccato.

Dopo la rottura nei giorni scorsi della trattativa con la nuova compagnia sul contratto e sulla Cigs, oggi era previsto uno sciopero nazionale di 24 ore del Trasporto aereo. E sempre oggi, dalle 10.00 alle 14.00 è stato organizzato il corteo. Al centro della protesta indetta dai sindacati Filt-Cgil, Fit-Cisl, Uiltrasporti e Ugl, Cub e Usb, ci sono la questione dei licenziamenti di Alitalia-Air Italy-Ernest-Norwegian, la richiesta di un tavolo di crisi permanente sul settore, il rifinanziamento del Fondo di solidarietà del Trasporto aereo, la riforma del settore e del sistema aeroportuale e l'applicazione del contratto collettivo nazionale.

"Nel tardo pomeriggio di ieri il governo, con la complicità di alcuni noti partiti politici - ha commentato Antonio Amoroso, della segreteria nazionale dell’Unione Sindacale di base - ha rinviato al 5 ottobre la votazione delle mozioni presentate contro il progetto Ita e contro lo scelte palesemente contrarie ai lavoratori e alle organizzazioni sindacali". "Perché non devono essere sempre le lavoratrici ed i lavoratori a pagare per la crisi del trasporto aereo - sostengono gli esponenti sindacali - e per le numerose scelte imprenditoriali sbagliate.

Continueremo a lottare e non ci fermeremo, fino a quando non avremo raggiunto il rispetto delle istanze delle lavoratrici e dei lavoratori".

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