Coronavirus

Cos'è e come funziona il tampone faringeo per il coronavirus

Dal prelievo con il tampone all'esito del test. Ecco come funziona la procedura per individuare il coronavirus

Cos'è e come funziona il tampone faringeo per il coronavirus

Il coronavirus è arrivato in Italia e, per identificarlo, si procede con l'esecuzione del tampone faringeo sulle persone potenzialmente infette. Ma come funziona questo test?

Il tampone

Il tampone faringeo è un test che consente di analizzare la mucosa della faringe, per permettere l'individuazione di eventuali batteri. Solitamente si efettua in caso di sospette infezioni ed è il modo più immediato per capire se una persona abbia contratto il Covid-19. Si tratta, come riporta il sito di Humanitas, di un esame "rapido e indolore". Infatti, per prelevare la mucosa è sufficiente introdurre in bocca un bastoncino rivestito di cotone, simile ai cotton fioc che si usano per le orecchie, che aiuterà il medico a prelevare il materiale "dalla superficie della mucosa tonsillare". Inoltre, l'operatore sanitario usa un abbassalingua (lo stecco che serve per tenere ferma la lingua), che permette un più facile accesso alla faringe e evita che il tampone venga contaminato da altro materiale biologico, presente su denti e lingua.

Una volta prelevato un campione di materiale genetico, il tampone viene immerso in un gel e mandato nei laboratori di analisi, che hanno il compito di verificare la positività o meno al virus.

Il viaggio del test

Una volta arrivato al laboratorio, i tecnici analizzano il campione, per determinare l'eventuale presenza batterica e porzioni di codice generico del coronavirus. L'esito del test può richiedere, in condizioni standard, dalle 4 alle 6 ore. Se il tampone faringeo risulta positivo al Covid-19 viene fatta un'ulteriore verifica, come previsto dal protocollo, per confermare in modo definitivo il contagio.

L'Istituto superiore di Sanità è incaricato di confermare l'eventuale positività dei test diagnostici e di screening effettuati sui vari territori. Quando il tampone dà esito positivo, viene inviato all'Istituto, che provvede ad estrarre l'Rna. Poi amplifica la quantità del genoma del virus, eventualmente presente, e lo analizza. I tecnici lavorano su turni, dalle 6 del mattino alle 3 del mattino dopo, tutti i giorni: sono garantiti circa 200 esami al giorno, secondo quanto riferisce Italpress.

Il risultato viene poi comunicato alle autorità competenti che, a quel punto, hanno la certezza o meno di positività di un tampone faringeo.

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