Crimini disumani contro l'umanità

Qui di nuovo c'è l'esibizione in video dell'orrore e c'è una guerra unilaterale

Crimini disumani contro l'umanità

Nell'orrore del pilota bruciato vivo in una gabbia si allineano in modo diabolico tre fattori: il fanatismo arcaico e tribale che abusa del nome di Dio, l'ideologia e la pratica moderna del terrore che riduce gli uomini a segni, messaggi e categorie, il videogame con televoto che riduce la realtà a un gioco online. L'uso pessimo della religione, della storia e della tecnologia uniti contro l'umano, la vita e la realtà. Non chiamatelo perciò medioevo, perché la gente non bruciava solo nei roghi dell'inquisizione; bruciava anche nelle moderne rivoluzioni del Terrore e poi del Novecento, nelle guerre civili e mondiali, nei campi di sterminio e nei gulag, nelle città di Hiroshima e Dresda, per non dire di quanti sono arsi vivi dalla droga o dalla mafia.

Qui di nuovo c'è l'esibizione in video dell'orrore e c'è una guerra unilaterale, che colpisce anche chi non è in guerra. Ma non è una novità lo sterminio degli innocenti, il processo e la condanna a furor di popolo, ora ribattezzato Rete, la riduzione della persona a ostaggio e simbolo anche innocente del Male e della Colpa. Insomma, non capiremo l'orrore se continueremo a ricacciarlo lontano, nel passato. La violenza, purtroppo, abita dentro l'uomo e si serve di antiche religioni, vecchie ideologie e nuove tecnologie.

La violenza va compresa non per essere giustificata; al contrario, per essere meglio combattuta. Non è un modo per accusare l'intera umanità dei crimini contro se stessa. Il crimine ha tante cause ma ha sempre un criminale. Da eliminare.

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