Cronache

Crollo di Torre Annunziata, spunta l'ipotesi di lavori per realizzare un B&B

Secondo l'inchiesta de Il Mattino, dietro il crollo di Torre Annunziata ci sarebbero dei lavori per realizzare un B&B al secondo piano della palazzina, ma l'amministratore smentisce

Crollo di Torre Annunziata, spunta l'ipotesi di lavori per realizzare un B&B

Sul crollo di Torre Annunziata, la palazzina che si è sbriciolata all'alba di due giorni fa nel Napoletano, sta indagando la Procura che ha aperto un'inchiesta ipotizzando il reato di disastro colposo e omicidio plurimo a carico di ignoti, ma in città già circolano voci inquietanti.

Secondo le indiscrezioni riportate da Il Mattino, che cita "voci ricorrenti nella cittadina vesuviana", dietro il crollo potrebbero esserci dei lavori per realizzare un B&B nell'appartamento al secondo piano, quello rimasto in piedi.

Dai primi accertamenti sarebbe emerso che i due appartamenti del primo e secondo piano sono integri perché poggiano su una roccia lavica, mentre gli ultimi tre piani facevano perno su solai e pilastri in tufo, che si sono sbriciolati come cartone all’alba di due giorni fa.

Sul perché si siano sbriciolati dovranno dare risposta i vari esperti, ingegneri e geologi a cui gli investigatori affideranno la consulenza tecnica. Ma già le testimonianze dei vicini parlano di "lavori al secondo piano" che si sarebbero fatti "più intensi nei giorni precedenti al crollo". E tra i documenti consegnati ai carabinieri dall'ufficio tecnico del Comune, stando a quanto scrive Il Mattino, ci sarebbero le Scie dei lavori avviati al primo e al secondo piano: cioè le dichiarazioni di inizio ristrutturazioni, obbligatorie per legge, con indicazione degli interventi non strutturali previsti, che non implicano eventuali aumenti di volumi tali da violare la concessione edilizia sull’immobile.

Scrive il quotidiano: "Lavori avviati da circa due mesi al secondo piano, che - riferiscono testimonianze di vicini e di persone che per vari motivi sono passati sotto l’appartamento - negli ultimi tre giorni prima della tragedia si sono fatti più intensi. C’è chi è pronto a testimoniare di aver sentito in azione dei martelli pneumatici, in grado di abbattere strutture portanti, chi riferisce di pareti abbattute per realizzare un enorme open space. Elementi facilmente verificabili in un immobile rimasto in piedi, soprattutto dopo il sequestro disposto dalla Procura di Torre Annunziata".

Queste voci e testimonianze sui lavori al secondo piano devono ancora essere verificate dagli inquirenti, ma, come ha sottolineato anche Il Mattino, l'appartamento al secondo piano è rimasto integro e posto sotto sequestro dalla Procura: gli investigatori potranno quindi accertare se i lavori in corso al secondo piano erano a norma e se sono state compromesse le strutture portanti del palazzo, così come sembrerebbero suggerire le testimonianze riportate dal quotidiano.

Secondo la ricostruzione del quotidiano, quell'appartamento è passato di proprietà due volte negli ultimi anni: ad un’asta giudiziaria, seguita ad un esproprio per inadempienza in un debito di un vecchio proprietario con vari pignoramenti, ha avuto la meglio una società, che poi, poco più di un mese fa, ha ceduto l’appartamento.

Scrive Il Mattino: "È stato venduto ad una famiglia nota in città per più motivi che, secondo più di una voce che ricorre nella cittadina vesuviana, aveva intenzione di farne un B&B. Il posto è incantevole, con un panorama da favola sulla penisola sorrentina. I lidi torresi, come il famoso "Lido Azzurro", sono a due passi e, in più, l’antica strada di Rampa Nunziante, resta fondamentale collegamento tra il litorale e il centro cittadino".

La replica dell'amministratore

"Appare doveroso fornire uenti precisazioni. Le abitazioni sono state acquistate con atto di compravendita tra privati nel mese di Aprile dell'anno 2016; non esiste alcuna società immobiliare finalizzata alla creazione di strutture alberghiere o B&B; erano in corso lavori di ristrutturazione privata all'interno dei singoli appartamenti del piano primo regolarmente denunciati alle Autorità competenti e del secondo piano in fase di iniziazione", ha precisato, attraverso una nota, l'avvocato Roberto Cuomo, amministratore della palazzina di via Rampa Nunziate crollata venerdì mattina.

"L'immane tragedia consumatasi con la perdita di vite umane ha determinato nelle 48 ore successive al terribile evento, l'impegno incessante, in una condizione di profondo dolore e sgomento, nel dare il proprio contributo a tutte le autorità pubbliche tempestivamente intervenute. Tuttavia, appare doveroso, alla luce delle varie notizie sugli organi di stampa, spesso infondate, sicuramente diverse e contraddittorie tra loro, fornire precisazioni - ha aggiunto Cuomo nella nota di smentita delle indiscrezioni de Il Mattino - Distrutti e colpiti nell'animo da quanto accaduto, nel rispetto del dolore delle famiglie che hanno subito definitive ed irreparabili perdite, invitiamo tutti gli organi di stampa e non, al rispetto incondizionato della vita umana, evitando di diffondere notizie non veritiere, profondendo invece insieme il proprio impegno e le proprie energie nella collaborazione con le autorità inquirenti preposte, per la ricerca della verità.

Qualsiasi ulteriore comunicazione, informazione, notizia, priva di adeguati riscontri ufficiali, sarà oggetto di valutazione per eventuali azioni legali a tutela di tutti gli interessati".

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