Cronache

Una via dedicata al Che e la figlia in una scuola. Ira Fi: "È un assassino"

La protesta di Forza Italia per la presenza a Campi Bisenzio di una delle figlie di Che Guevara: "Questo è puro indottrinamento"

Una via dedicata al Che e la figlia in una scuola. Ira Fi: "È un assassino"

Avete presente "Stagioni", la canzone di Francesco Guccini dedicata al Che? "Ci prese come un pugno, ci gelò di sconforto: sapere a brutto grugno, che Guevara era morto". Ecco: le stagioni passano, ma la nostalgia - canaglia - quella non ti lascia mai. Soprattutto quando c'è chi, nel 2019, decide di dedicare una via a quel "comandante" che ancora sventola su bandiere e magliette rosse in manifestazioni studentesche e di piazza.

Ne esistono già in Italia di vicoli intitolati al "compagno" Guevara. Per carità. Però stavolta la decisione ha scatenato l'ira di Forza Italia, che si oppone con tutta la forza non solo all'intitolazione di una via "all’assassino comunista", ma anche alle attività organizzate a latere dell'evento.

"Abbiamo tristemente appreso che il Sindaco di Campi Bisenzio porterà al Liceo Agnoletti la figlia di Che Guevara, Aleida, per una assemblea con tutti gli studenti", scrivono in una nota Stefano Cavedagna (Presidente Nazionale Forza Italia Giovani) e Simone Spezzano (Responsabile Formazione FI Giovani). L'iniziativa, spiegano, è prevista per il prossimo 11 marzo alle 10.15, quando "tutte le classi dell’istituto sospenderanno le lezioni per ascoltare la figlia del Che intervenire assieme al Sindaco per pontificare e lodare l’assassino comunista". La critica è feroce. "Questo è puro indottrinamento da parte della sinistra che costringe i ragazzini ad ascoltare discorsi ideologizzati - scrivono - Peraltro per un’ideologia perversa che ha fatto milioni di morti. E lo fanno esattamente come avrebbero fatto i comunisti, obbligandoli. E se un ragazzo non volesse seguire l’assemblea? Gli verrebbe segnata come assenza ingiustificata?".

Forza Italia ora promette battaglia per quello che "ci appare come un evidente abuso nei confronti dei diritti dei ragazzi".

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