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Delitto Novi Ligure, Erika De Nardo si è sposata

Erika De Nardo, la ragazza che nel 2001 uccise a coltellate la madre e il fratellino di 11 anni, si è sposata. L'annuncio è stato dato da Don Mazzi

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"Erika De Nardo si è sposata". A darne annuncio è Don Antonio Mazzi, il sacerdote che nel 2011, all'indomani della scarcerazione della ragazza, accusata di duplice omicidio, l'accolse nella sua comunità di recupero per detenuti "Exodus" di Lonato (Brescia).

Una notizia destinata a suscitare non poche polemiche quella delle nozze di Erika, i cui trascorsi sono ben noti alla cronaca giudiziaria e al pubblico. Il 21 febbraio del 2001, la ragazza - all'epoca un'adolescente di 16 anni – uccise con ben 40 coltellate la madre Susy Cassini (41) e il fratellino di 11 anni, Gianluca De Nardo (trafitto al corpo con un coltello da cucina per 57 volte dopo un precedente tentativo di annegamento e uno di avvelenamento con topicida), nella casa familiare in via Don Beniamino Dacatra 12, nel quartiere Lodolino di Novi Ligure. La sedicenne, dichiarata colpevole e condannata a 16 anni di reclusione in via definitiva della Cassazione il 9 aprile 2003, agì con la complicità di Mauro Favaro – soprannominato "Omar" per via dei suoi tratti balcanici – il suo fidanzatino dell'epoca condannato a 14 anni di carcere. Il 5 dicembre 2011, a seguito dei benefici dell'indulto, la giovane venne scarcerata e accolta presso la comunità del presbitero veronese dove ha seguito un intenso percorso di recupero. Ora è una persona libera.

Sono passati 18 anni da quella drammatica circostanza ed Erika De Nardo, ad oggi 35enne, sembra ormai completamente redenta. "Erika ha una nuova vita, si è sposata – ha dichiarato Don Mazzi in una intervista al settimanale Oggi Ha maturato la giusta consapevolezza sulla tragedia, quella che permette di continuare a vivere. Il padre è stato molto importante in questo percorso". Fondamentale nel cammino di rinascita della ragazza è stato il padre Francesco De Nardo che, nonostante il devastante dolore in seno alla tragedia familiare, non ha mai abbandonato la figlia concedendole il perdono e schermandola da eventuali attacchi mediatici. Se, infatti, l'uomo ha saputo gettarsi il passato alle spalle con encomiabile discrezione, lo stesso non si dica per "il tribunale popolare" che - comprensibilmente o meno – non ha mai dimenticato l'efferatezza del "Delitto di Novi Ligure".

Nel 2009, quando la ragazza dichiarò di aver conseguito la laurea in Lettere e Filosofia, divampò una polemica senza precedenti alimentata successivamente dalle dichiarazioni della giovane che, qualche anno più tardi, lamentava di non riuscire a trovare una occupazione per via dei suoi trascorsi penali. Anche in quella circostanza, fu Don Mazzi a tenderle una mano offrendole un impiego come educatrice presso una scuola del Madgascar.

E ora, a distanza di anni, cosa accadrà? Nell'attesa che il pubblico si esprima – perché sarà inevitabile – Erika De Nardo continua dritto per la sua strada, una strada nuova.

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