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Prima le informazioni poi il furto: così agivano i ladri

Quattro extracomunitari sono stati denunciati per furto aggravato in concorso e indebito utilizzo di strumenti di pagamento diversi dai contanti

Una volante dei carabinieri (foto di repertorio)
Una volante dei carabinieri (foto di repertorio)

Derubavano anziani intenti a fare la spesa, operando in supermercati situati nelle province di Arezzo e Perugia secondo un sistema ben collaudato. Ma l'ultimo "colpo", pur essendo comunque andato a segno, si è rivelato fatale perché ha consentito alle forze dell'ordine di individuarli e di fermarli. E quattro extracomunitari di età compresa fra i trenta e i quarant'anni sono pertanto stati denunciati pochi giorni fa, dopo esser stati sorpresi con il bottino ancora in mano.

Secondo la ricostruzione effettuata dagli inquirenti, la tecnica da loro utilizzata era tanto semplice quanto efficace: dopo essere entrati nei supermercati, alcuni di loro avvicinavano una persona anziana distraendola con richieste di informazioni, mentre gli altri ne approfittavano per rovistare nella borsa ed impossessarsi del portafogli. Un'azione fulminea tanto che spesso nemmeno i malcapitati si rendevano conto dell'accaduto e finivano per credere di aver perso o dimenticato il portafoglio da qualche parte. Così facendo, si impossessavano tanto del denaro contante quanto delle carte di credito.

E le vittime capivano di essere state raggirate proprio dagli addebiti sui rispettivi conti correnti riscontrati nei giorni successivi, quando accanto alla carta di credito la "banda" trovava anche il codice pin necessario per effettuare le varie operazioni. A tradire i quattro sarebbe però stato un "eccesso di sicurezza", ovvero due "colpi" messi a segno con la medesima modalità nel giro di poche ore in Toscana (a Sansepolcro in provincia di Arezzo) ed Umbria (San Giustino, che rientra nel territorio provinciale di Perugia). Una vittima di furto si sarebbe infatti accorta di essere stata "alleggerita" e ha segnalato il tutto ai carabinieri della stazione di Pieve Santo Stefano. I militari hanno passato al setaccio i filmati delle telecamere di videosorveglianza, individuando un'automobile sospetta presente in entrambi i luoghi dei furti nell'orario in cui questi sono stati segnalati.

E sono riusciti a rintracciare il veicolo sulla statale E45: a bordo del mezzo vi erano le quattro persone sopracitate che non solo sono state trovate in possesso di diverse centinaia di euro delle quali non hanno saputo spiegare la provenienza (risultando tutti e quattro disoccupati) ma avevano con loro anche chiavi alterate idonee ad aprire diversi tipi di serrature.

Il materiale è stato sequestrato e i quattro sono stati denunciati alla procura di Arezzo, alla quale dovranno rispondere dei reati di furto aggravato in concorso e indebito utilizzo di strumenti di pagamento diversi dai contanti.

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