Detenuta si toglie la vita nel carcere di Salerno. La donna, 44enne, s’è uccisa impiccandosi, nella notte tra mercoledì e giovedì, utilizzando come cappio le sue stesse lenzuola fissate alle sbarre della finestra del bagno. Per lei non c’è stato nulla da fare, neanche le compagne di cella si sarebbero accorte di nulla. La scoperta sarebbe avvenuta solo al mattino quando, insieme all’agente in servizio in quel momento, ci si è resi conto di quanto era avvenuto.
La donna, originaria di Pontecagnano Faiano in provincia di Salerno, come riporta La Città, stava scontando la pena per una condanna in via definitiva per furto e rapina, che sarebbe spirata nel 2021. Già in passato la 44enne avrebbe mostrato tendenze suicide e avrebbe tentato di farla finita. L’altra notte, purtroppo, c’è riuscita.
Il fatto ha sollevato la reazione del Garante dei Detenuti della Campania, il consigliere regionale Samuele Ciambriello che in una nota spiega: “E’ la prima donna a suicidarsi in Campania, dove dall’inizio dell’anno già sette detenuti si sono tolti la vita. Il carcere deve servire a rieducare non a togliere la vita, o a restringere diritti ed annullare la dignità”.
E quindi aggiunge: “Il Ministero ha destinato appena 73mila euro per il trattamento dei detenuti campani su una popolazione di 7642 persone, ci sono solo 95 educatori, 43 psicologi ministeriali ed una ventina di psicologi e pschiatri delle Asl per i 15 istituti campani”- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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