Bottiglie piene di vernice rossa sono state lanciate contro il centro di accoglienza di Messina e un ex albergo trasformato in struttura che ospita i migranti sbarcati la settimana scorsa dalla nave Diciotti.
La protesta contro i 39 immigrati trasferiti nell'ex caserma di Messina arriva contemporaneamente a quella di Rocca di Papa, dove sono ospitati per quarantotto ore 100 profughi. Profughi che poi verranno redistribuiti in altre destinazioni "controllate" dalla Chiesa italiana. Ma tutte queste manifestazioni e contestazioni sono un chiaro segnale del malcontento diffuso fra gli italiani. Malcontento che già il ministro Matteo Salvini aveva evidenziato e "proprio per questo il popolo mi ha votato, per fermare l'immigrazione" selvaggia.
Ma torniamo alla protesta di Messina. Un gruppo di ignoti, quindi, in un primo momento, ha preso a bottiglie il portone dell'ex caserma. Poi il raid è proseguito durante la notte in via 1° Settembre, nei pressi della stazione ferroviaria con un altro lancio di bottiglie piene di vernice che hanno imbrattato i gradini e il portone dell'ex albergo.
Durante il blitz dei contestatori, sono stati lasciati anche dei biglietti
con messaggi contro le politiche dell'accoglienza. Anche questo un chiaro segnale che non tutti i cittadini italiani sono d'accordo con l'aprire le loro città agli immigrati sbarcati dalla nave Diciotti.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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